Il bonus Renzi ha cambiato nome ma continua ad arrivare: prossimi pagamenti ad aprile

Il bonus Renzi 2023 ha cambiato solo nome ma continua ad essere pagato agli aventi diritto. In arrivo il pagamento di aprile
2 anni fa
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bonus renzi 2023

Anche se ha cambiato nome, il bonus Renzi 2023 esiste ancora. Oggi si chiama “trattamento integrativo” ed è pari a 1.200 euro annui (100 euro al mese) per chi lo percepisce integralmente. Ossia i lavoratori con reddito oltre la c.d. no tax area e fino a 15.000 euro.

Un importo che, invece, può ridursi per redditi oltre 15.000 euro e non superiori a 28.000 euro. Noto anche come bonus IRPEF 100 euro, è stato introdotto dal 1° luglio 2020 in sostituzione del c.d. bonus Renzi di 80 euro mensili.

A chi spetta l’ex bonus Renzi 2023

Andando nel dettaglio, l’ex bonus Renzi 2023 è pagato a condizione che il reddito complessivo del lavoratore non superi i 15.000 euro.

Spetta anche laddove il reddito complessivo sia compreso tra 15.000 e 28.000 euro. In tal caso, tuttavia, il beneficio compete, solo se le detrazioni fiscali trovano capienza nell’IRPEF lorda. In questa circostanza il bonus è riconosciuto per un ammontare, comunque, non superiore a 1.200 euro annui, determinato in misura pari alla differenza tra la somma delle detrazioni ivi elencate e l’imposta lorda.

Non spetta a quei lavoratori che si trovano nella no tax area, ossia coloro che hanno un reddito complessivo non superiore a 8.174 euro annui.

Nel rispetto dei requisiti reddituali, hanno diritto all’ex bonus Renzi 2023:

  • i dipendenti del settore pubblico e privato;
  • i soci lavoratori delle cooperative;
  • i lavoratori atipici e con contratto co.co.co.,
  • gli stagisti e i borsisti;
  • i lavoratori socialmente utili;
  • i disoccupati percettori di indennità mensile di disoccupazione Naspi e i lavoratori in cassa integrazione.

Come è pagato e come controllare

Ai dipendenti è pagato direttamente dal datore di lavoro in busta paga sulla base del reddito presunto. Se questi non vogliono riceverlo, per timore di doverlo poi restituire perché credono di superare il requisito reddituale, allora devono comunicarlo all’azienda. Se poi spetta, lo si recupera in dichiarazione dei redditi.

Per i percettori di prestazioni INPS (ad esempio i percettori di NASPI) il contributo è pagato direttamente dall’INPS sempre sulla base del reddito presunto. Per loro, il prossimo pagamento è da 20 aprile 2023. Questi, possono verificare il pagamento dell’ex bonus Renzi 2023 dal sito INPS, accedendo (con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS) al Fascicolo Previdenziale del Cittadino. Da qui, scegliere (nel menù a sinistra) la pagina “Prestazioni – pagamenti” e poi su “Prestazione”. Si può, quindi, visualizzare il bonus in “Pagamenti Piattaforma Fiscale”.

Per chi lo riceve in busta paga, invece, è sufficiente verificare se c’è la voce “Bonus D.L. 03/2020”.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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