Bonus ripara vestiti: cos’è e come potrebbe funzionare in Italia

In una nazione europea arriva il bonus ripara vestiti e scarpe (bonus rammendo). Cos’è e come funzionerebbe se arrivasse anche da noi
1 anno fa
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Bonus ripara vestiti: cos'è e come potrebbe funzionare in Italia

Non solo l’Italia è il paese dei bonus. C’è una nazione europea che ha deciso di introdurne uno un po’ particolare. E’ la Francia e si tratta del bonus ripara vestiti e scarpe (o bonus rammendo). Un contributo diretto a chi, invece di buttare il vestiario, decide di rivolgersi a un sarto o calzolaio per farlo aggiustare e, quindi, farlo divenire di nuovo utilizzabile.

Il legislatore francese ha voluto questa misura per combattere l’enorme quantità di rifiuti tessili prodotta quotidianamente dai cittadini.

Ma come funzionerebbe se il benefico arrivasse anche in Italia?

La finalità della misura

Solo di recente l’Italia si è calmata con i bonus. Dal bonus psicologo al bonus trasporti. Da bonus occhiali al bonus acqua potabile. Sono alcuni di quelli in campo, nel tempo, qui nel nostro Paese.

La Francia ha messo fa debuttare il bonus ripara vestiti e scarpe. Lo ha voluto fortemente la Ministra dell’Ecologia, Bérangère Couillard, che indica alcuni numeri che giustificano l’aiuto. Secondo la Ministra, sono circa 700 mila tonnellate di vestiti che si buttano via e che poi finiscono in discarica.

Questo il motivo per cui si è deciso di incentivare la riparazione degli abiti con un contributo. Un contributo che viene concesso nella forma dello sconto applicato dal sarto o calzolaio al momento della riparazione.

Insomma una misura finalizzata anche a sensibilizzare i francesi contro la pratica della moda usa e getta. Comprare vestiti di qualità non eccellente soggetti con scarsa resistenza all’uso si sta diffondendo sempre più. Vestiti che sono a basso costo. Una pratica, quindi, giustificata anche dalla crisi economica che stanno attraversando i cittadini di molti paesi europei.

Bonus ripara vestiti, cos’è e come funziona

Chissà se anche il nostro legislatore, e quello di altre nazioni del continente europeo decideranno di seguire la scia francese.

Dunque, un bonus ripara vestiti (e scarpe) che se accolto anche da noi, si concretizzerebbe in uno sconto da un minimo di 6 euro a un massimo di 25 euro da applicare sulla spesa sostenuta per la riparazione del vestiario danneggiato. L’importo dipenderebbe dal tipo di abbigliamento o scarpe da riparare.

La misura sarebbe un’opportunità per l’intero settore artigiano. Infatti, più vestiti e scarpe da riparare significherebbe più lavoro per sarti e calzolai. Quindi, possibile necessità di più forza lavoro. Dunque, più posti di lavoro.

Uno sconto applicato direttamente dal sarto aderente all’iniziativa. Il sarto e il calzolaio poi recupererebbe la somma nella classica forma del credito d’imposta. Il bonus sarà in vigore, in Francia, da ottobre 2023.

Riassumendo…

  • in Francia nasce il bonus ripara vestiti (o bonus rammendo)
  • si tratta di uno sconto concesso a chi, invece di buttare vestiti e scarpe danneggiati, decide di ripararli
  • lo sconto è concesso dal sarto o calzolaio aderenti all’iniziativa e può andare da 6 euro a 25 euro
  • la misura è finalizzata a ridurre il rifiuti tessili e a ridurre il fenomeno della moda usa e getta. Inoltre, può creare nuovi posti di lavoro
  • chissà se Italia deciderà di accogliere con favore il bonus e di istituirlo anche qui, in aggiunta ai tanti altri bonus già previsti.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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