Bonus ristrutturazione 2° case. Come assicurarsi il 50% anche nel 2025

Con effetti dal 1° gennaio 2025, il bonus ristrutturazione per le seconde dovrebbe scendere al 36%
1 mese fa
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Bonus ristrutturazione
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La bozza della manovra di bilancio 2025, approvata dal Governo in data 15 ottobre 2025, prevede una proroga del bonus ristrutturazione al 50% ma solo per i lavori effettuati sull’abitazione principale del contribuente.

Dunque, con effetti dal 1° gennaio 2025, per le seconde case il bonus scende al 36% con una spesa massima agevolata di 48.000 euro. Dunque ben sotto al limite attuale di 96.000 euro.

Ciò significa che chi vorrà ristrutturare la propria seconda casa nel 2025 dovrà metterci più soldi di tasca propria. Tuttavia, c’è la possibilità di continuare ad utilizzare il bonus ristrutturazione rafforzato anche per le seconde case e anche se riferiti a lavori 2025.

Vediamo in che modo il contribuente può assicurarsi uno sconto fiscale maggiorato anche nel 2025.

Il bonus ristrutturazione

Quando si parla di bonus ristrutturazione si fa riferimento alla detrazione fiscale prevista dall’art.16-bis del DPR 917/86, TUIR. Dunque si tratta di un’agevolazione permanente e opera di base al 36% su un importo massimo di spesa pari a 48.000 euro.

Ciò sta a significare che lo sconto fiscale massimo è pari a 17.280 euro.

Tuttavia, di volta in volta con le Leggi di bilancio che si sono succedute nel tempo è stata più volte prorogata la versione potenziata del bonus ossia quella dell’art.16 del DL 63/2013.

Disposizione in base alla quale l’agevolazione spetta non al 36% ma al 50%. In più la spesa sulla quale calcolare la detrazione è raddoppiata ossia sale da 48.000 a 96.000 euro.

A ogni modo sono agevolati i lavori su edifici condominiali:

  • manutenzione ordinaria (lett. a art.3 TUE);
  • manutenzione straordinaria (lett. b);
  • restauro e di risanamento conservativo (lett. c);
  • ristrutturazione edilizia (lett. d).

Per gli interventi effettuati sulle singole unità immobiliari e/o sulle relative pertinenze, sono agevolati gli stessi interventi ad eccezione di quelle relative alla manutenzione ordinaria. Ammenochè non si inseriscono in un intervento di ristrutturazione più ampio.

Chi può richiedere il bonus ristrutturazione?

Possono richiedere il bonus: proprietari o nudi proprietari; titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); locatari o comodatari; soci di cooperative divise e indivise; imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce; soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali; ecc.

Dunque si tratta di una lista di beneficiari piuttosto ampia.

Bonus ristrutturazione 2° case. Come assicurarsi il 50% anche nel 2025

In base a quanto detto fin qui nella bozza della Legge di bilancio 2025 è prevista una  proroga del bonus ristrutturazione al 50%. Ciò vale però solo per i lavori effettuati sull’abitazione principale del contribuente.

Dunque, con effetti dal 1° gennaio 2025, per le seconde case il bonus ristrutturazioni scende al 36% con una spesa massima agevolata di 48.000 euro.

Dunque sembrerebbe che non ci siano altri rimedi se non quello di fare tutti i lavori entro il 31 dicembre 2024 anche con finanziamento dei lavori ammessi al bonus 50%. In tal modo si prenderebbe il bonus rafforzato.

Tuttavia non è proprio così.

Infatti, bisogna partire dall’assunto in base al quale per le persone fisiche che agiscono al di fuori dell’esercizio di impresa o di professione:

la detrazione spetta nel periodo in cui le spese sono sostenute. La detrazione compete, pertanto, anche se il pagamento delle spese è eseguito in un periodo d’imposta antecedente a quello in cui sono iniziati i lavori o successivo a quello in cui i lavori sono completati (Circolare 24.02.1998 n. 57, paragrafo 4).

Stiamo parlando del c.d. principio di cassa, in applicazione del quale le spese ammesse all’agevolazione bonus ristrutturazione rilevano nel momento in cui sono state sostenute.

Dunque se il contribuente paga le spese nel 2024 si assicura il 50% anche per i lavori effettuati sulle seconde case.

Allo stesso modo potrà sfruttare il limite di spesa pari a 96.000 euro.

Poco importa se i lavori sono iniziati e/o completati nel 2025.

Riassumendo

  • Con effetti dal 1° gennaio 2025, per le seconde case il bonus ristrutturazioni scende al 36%;
  • l’agevolazione al 50% dovrebbe rimanere solo per le abitazioni principali;
  • in applicazione del principio di cassa, è possibile pagare tutti i lavori nel 2024 e completarli nel 2025;
  •  ciò consentirebbe di conservare il diritto alla detrazione del 50% su una spesa massima di 96.000 euro.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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