Bonus ristrutturazione 2025: effetto corsa al cambio di residenza per sfruttare il massimo

La legge di bilancio 2025 introduce importanti cambiamenti ai bonus edilizi, focalizzandosi sulle agevolazioni per l'abitazione principale
2 giorni fa
3 minuti di lettura
bonus ristrutturazione
Foto © Investireoggi

Il governo italiano, con l’approvazione della legge di bilancio 2025, ha introdotto alcune novità rilevanti che modificheranno in modo significativo il panorama dei bonus edilizi. Il 15 ottobre 2025, il testo della legge è stato ufficialmente varato, poi bollinato e inviato al Parlamento. Qui inizia il consueto iter di discussione e approvazione degli emendamenti prima di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro la fine dell’anno. Questa manovra contiene misure che, se confermate, incideranno sulle modalità di accesso, tra glia altri, a bonus ristrutturazione.

Ad ogni modo, nulla deve essere dato oggi per certo visto che la manovra, come appena detto, potrebbe subire variazioni rispetto al testo attuale. Ciò. in virtù di proposte emendative che verranno approvare da Camera e Senato.

Modifiche ai bonus edilizi: ristrutturazione al 50% solo su abitazione principale

Dal 2025, i bonus edilizi subiranno una riduzione, ma sarà differenziata in base al tipo di immobile su cui vengono effettuati i lavori. In particolare, il bonus ristrutturazione 50% prevede nuove soglie e limiti reddituali. Sarà garantito solo per gli interventi che riguardano l’abitazione principale, cioè quella in cui il contribuente risiede e ha la sua dimora abituale. Per tutti gli altri immobili, il bonus scenderà al 36%. Questo significa che chi desidera ristrutturare una seconda casa o una proprietà a uso diverso dall’abitazione principale dovrà accontentarsi di una detrazione inferiore.

Il limite di spesa detraibile rimarrà fissato a 96.000 euro per unità immobiliare, ma questa disposizione sarà in vigore solo per il 2025. A partire dal 2026 e per tutto il 2027, le detrazioni subiranno un ulteriore taglio, scendendo al 36% per l’abitazione principale e al 30% per le altre proprietà. Anche per il sismabonus il meccanismo sarà lo stesso: nel 2025 si potrà ottenere il 50% di detrazione per lavori sulla prima casa e il 36% per quelli sulle altre abitazioni, mentre nel biennio successivo si passerà al 36% sulla prima casa e al 30% sulle altre, senza limiti di spesa.

Prorogato il bonus mobili anche alle spese del 2025. Invece, per ora è addio al bonus verde dal 2025.

Focus sull’abitazione principale: impatti e strategie

Queste modifiche introducono una nuova centralità del concetto di “abitazione principale”, definita come l’immobile in cui una persona ha sia la residenza che la dimora abituale. Chi intende beneficiare del bonus ristrutturazione 50% dovrà assicurarsi che gli interventi 2025 siano effettuati proprio sull’abitazione principale, altrimenti sarà soggetto alla detrazione più bassa del 36%.

Questo nuovo scenario potrebbe portare molti proprietari a riflettere sulle proprie strategie residenziali. Infatti, chi possiede più di un immobile potrebbe essere spinto a trasferire la propria residenza da una casa all’altra per ottenere il beneficio massimo. Supponiamo che un contribuente possegga due abitazioni, A e B, e risieda nella casa A ma intenda eseguire lavori di ristrutturazione nella casa B. Nel 2025, potrebbe considerare di trasferirsi ufficialmente nella casa B per assicurarsi la detrazione del 50% sui lavori di ristrutturazione di tale immobile.

Bonus ristrutturazione 50%: effetto domino al cambio di residenza

Uno degli effetti collaterali più rilevanti di questa manovra potrebbe, dunque, essere proprio un aumento dei cambi di residenza da un’abitazione all’altra. La possibilità di ottenere una detrazione più elevata rappresenta un forte incentivo per i proprietari a spostare la propria residenza. Ciò potrebbe verificarsi non solo tra chi possiede due case, ma anche tra coppie di coniugi.

Ad esempio, una coppia che possiede la casa A e la casa B, e che risiede attualmente insieme nella casa A, potrebbe decidere di “dividersi” dal punto di vista residenziale. Uno dei due coniugi potrebbe trasferire la propria residenza nella casa B, consentendo così di ottenere il bonus ristrutturazione 50% su entrambe le proprietà per il 2025. Questa strategia consentirebbe di massimizzare i benefici fiscali, rendendo più conveniente la ristrutturazione di entrambe le abitazioni.

Se questa dinamica si diffonderà, si potrebbe assistere a una vera e propria “corsa al cambio di residenza”, con un numero crescente di persone che spostano la propria residenza per sfruttare al meglio le detrazioni previste dalla legge. Questa pratica potrebbe diventare particolarmente comune nelle famiglie con più immobili, in quanto il risparmio fiscale ottenuto tramite una pianificazione strategica delle residenze potrebbe risultare significativo.

Riassumendo

  • La legge di bilancio 2025 modifica i bonus edilizi, con detrazioni ridotte dal 2025.
  • Il bonus ristrutturazione 50% sarà valido solo per lavori sull’abitazione principale.
  • Le detrazioni scenderanno al 36% per le seconde case e al 30% dal 2026.
  • Il concetto di abitazione principale diventa cruciale per ottenere la detrazione massima.
  • Potrebbe verificarsi una “corsa al cambio di residenza” per massimizzare il bonus.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Leonteq: Certificate su AI con Elevatissimo Rendimento Annuo Potenziale
Articolo precedente

Certificate su AI con Elevatissimo Rendimento Annuo Potenziale

Cambio yen ai minimi da luglio
Articolo seguente

Lo yen torna ai minimi da luglio contro il dollaro e domenica ci sono le elezioni in Giappone