Bonus Ristrutturazione casa: ecco come è possibile detrarre le porte interne

Nuovo chiarimento da parte del Mef in seguito a un’interrogazione del deputato Currò: in alcuni casi è possibile detrarre le porte interne in seguito ad una ristrutturazione edilizia. Vediamo in che modo.
5 anni fa
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Bonus ristrutturazione
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Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, a seguito di una recente interrogazione del deputato del Movimento 5 Stelle, Giovanni Curro, fornisce utili chiarimenti circa la possibilità di detrarre le porte interne a seguito di una ristrutturazione edilizia.

L’interrogazione di Currò nasce dal fatto che nella più recente guida sulla ristrutturazione edilizia, fornita dall’Agenzia delle Entrata, non vi è alcuna indicazione al riguardo e fra i possibili interventi oggetti di detrazione, non figura quella dell’acquisto e istallazione di porte interne.

Per maggiori informazioni, in ogni caso, è possibile consultare la Guida dell’Agenzia delle entrate: “Ristrutturazioni Edilizie: le agevolazioni Fiscali”.

Comunque sia, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha definitivamente chiarito che è possibile detrarre le spesse per tali interventi, ma solo in alcuni casi, vediamo quali.

Porte Interne: vale il principio “gli interventi maggiori assorbono i minori”

A seguito dell’interrogazione sopra citata, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, richiamando la circolare 13/E del 31 maggio 2019 e la Guida al cosiddetto “Sismabonus” dell’Agenzia delle Entrate chiarisce quanto segue: “qualora gli interventi singolarmente non agevolabili (manutenzione ordinaria) siano integrati o correlati ad interventi di categorie diverse per i quali compete la detrazione d’imposta, per effetto del carattere assorbente della categoria di intervento «superiore» rispetto a quella «inferiore», anche i lavori rientranti in quest’ultima categoria sono ammessi a beneficiare della detrazione d’imposta”.

Dunque, in altre parole, la detrazione delle spese sostenute per l’acquisto e l’istallazione di porte interne può essere valida solamente se inserita all’interno di un più grande intervento di “manutenzione straordinaria” o di “ristrutturazione edilizia”.

In ogni caso, lo stesso Ministero dell’Economia e delle Finanze ha specificato che la guida dell’Agenzia delle Entrate non è esaustiva in tutte le sue parti e non elenca tutti gli interventi possibili, ossia rientranti nella fattispecie di interventi fiscalmente detraibili.

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