Bonus ristrutturazione in caso di estinzione dell’usufrutto

Il bonus ristrutturazione non si trasferisce agli eredi dell’usufruttuario atteso che il diritto reale di usufrutto ha natura temporanea
4 anni fa
1 minuto di lettura
Bonus ristrutturazione 50% con proroga triennale fino al 2024
Foto © Licenze Creative Commons

Tra i soggetti che possono godere della detrazione per spese di ristrutturazione dell’immobile, vi rientrano, oltre al proprietario e purché sostengano effettivamente la spesa, anche il nudo proprietario; il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); il locatore o comodatario.

Ma cosa succede, laddove nel corso del periodo di fruizione dello sgravio fiscale (ossia durante i 10 anni in cui è previsto lo spalmo del beneficio fiscale) dovesse verificarsi la morte del nudo proprietario oppure dell’usufruttuario che ha sostenuto la spesa e che sta godendo della detrazione? Le rimanenti quote vanno perse?

Si pensi al caso di spese sostenute dall’usufruttuario (genitore) nell’anno 2017 il quale nel 2019 viene a mancare per decesso.

Alla morte, l’usufrutto si estingue e l’immobile torna nella disponibilità del nudo proprietario (figlio). Quest’ultimo potrà godere delle restanti quote di detrazione oppure queste andranno perdute?

Le regole fissate dall’Agenzia delle Entrate

Di aiuto per sciogliere i suddetti dubbi c’è la Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 13/E del 2019. In questo documento di prassi è in primis chiarito che in caso di spesa sostenuta dal nudo proprietario e successiva costituzione di usufrutto sull’immobile oggetto dell’intervento, le quote di detrazione non fruite non si trasferiscono all’usufruttuario ma rimangono al nudo proprietario stesso.

Nella stessa circolare è altresì chiarito che la detrazione non si trasferisce agli eredi dell’usufruttuario atteso che il diritto reale di usufrutto ha natura temporanea e, nell’ipotesi in cui sia costituito a favore di una persona fisica, non può comunque eccedere la vita dell’usufruttuario (art. 979 del c.c.).

Tuttavia, nell’ipotesi in cui erede dell’usufruttuario sia il nudo proprietario dell’immobile che consolida l’intera proprietà dell’immobile oggetto degli interventi di ristrutturazione per estinzione naturale del diritto di usufrutto, questi potrà portare in detrazione le rate residue poiché, in qualità di proprietario dell’immobile, ha il titolo giuridico che gli consente di fruire della detrazione.

È necessario, tuttavia, che abbia la detenzione materiale e diretta del bene.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Italiani popolo di guidatori, in Lombardia record di patenti di guida

Articolo seguente

Draghi premier o al Quirinale? Torna il tormentone dopo l’incontro con Di Maio