Con la riduzione al 60% della percentuale di sgravio fiscale e l’estensione dell’obbligo di visto conformità e asseverazione indipendentemente dal tipo di lavoro (edilizia libera o meno) e dall’importo degli interventi, il bonus facciate non è più tanto preferibile al bonus ristrutturazione (detrazione fiscale 50%).
Le valutazioni da fare, infatti, nel caso di lavori sulla facciata esterna della casa, oggi sono da ben ponderare, al fine di capire se il gioco vale la candela.
Bonus facciate e bonus ristrutturazione
La legge di bilancio 2022 ha prorogato il bonus facciate anche alle spese del 2022.
Ricordiamo altresì che il bonus facciate spetta solo laddove l’immobile oggetto dei lavori sia ubicato in zona A e B del comune o in zone a queste equipollenti.
La manovra ha prorogato, fino alle spese del 2024, anche il bonus ristrutturazione (detrazione 50% per lavori di ristrutturazione edilizia), confermando possibilità di opzione per sconto o cessione. Anche qui, in tale ultima ipotesi, è introdotto obbligo di visto ed asseverazione. Obbligo che però, a differenza di quanto previsto per il bonus facciate, è escluso laddove si tratti di lavori in edilizia libera o di lavori di importo complessivo non superiore a 10.000 euro.
Il confronto
Gli interventi edilizi di intonaci e tinteggiatura esterna con modifiche a materiali e/o colori, sono lavori ammessi sia al bonus facciata sia a quelli di ristrutturazione. La scelta di quale dei due benefici godere è del proprietario di casa (non sono, quindi, cumulabili).
Questi tipi di interventi, rappresentano lavori in edilizia libera e per la cui realizzazione in genere si parla di spese inferiori a 10.000 euro.
In considerazione di questo aspetto e sulla base di quanto fini qui esposto, dunque
- scegliendo per il bonus ristrutturazione e volendo optare per sconto o cessione, se è vero che bisognerà accontentarsi di uno sgravio fiscale minore rispetto al bonus facciate (50%, invece, che 60%), d’altro canto non bisognerà acquisire visto di conformità e asseverazione (risparmiando anche il sostenimento della relativa spesa, rappresentata dall’onere da pagare al professionista che rilascia la citata documentazione)
- se, invece, il proprietario di casa scegliesse il bonus facciate con opzione di sconto o cessione, vero è che godrebbe di uno sgravio maggiore (60% invece che 50%, quindi, il 10% in più al bonus ristrutturazione) ma per contro questo maggior risparmio verrebbe quasi annullato dall’obbligo di acquisire visto e asseverazione.
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