Bonus R&S. Pubblicato il decreto per la certificazione preventiva delle attività

Istituito l’Albo dei soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni bonus R&S presso la direzione generale per la Politica industriale, l'innovazione e le Pmi del Mimit
1 anno fa
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E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, (GU Serie Generale n.258 del 04-11-2023), il decreto che individua la procedure per ottenere la certificazione preventiva delle attività ammissibili al bonus R&S ossia al credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica.

Grazie al nuovo decreto, le imprese possono ottenere un’attestazione che consente loro di certificare preventivamente che gli investimenti e le attività effettuate per le quali si richiede il bonus rientrano tra quelle ammesse dalla legge.

A tal fine viene istituito l’Albo dei soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni presso la direzione generale per la Politica industriale, l’innovazione e le Pmi del Mimit.

Il bonus R&S

Quando si parla di bonus R&S si fa riferimento al credito d’imposta di cui all’art. 3 del DL 145/2013 e Legge n°160/2019, Legge di bilancio 2020.

Il credito d’imposta spetta ad esempio in riferimento alla seguenti spese:

  • spese di personale relative ai ricercatori e ai tecnici titolari di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegati nelle operazioni di ricerca e sviluppo
  • quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di ricerca e sviluppo
  • spese per contratti di ricerca extra muros aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta.
  • quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale
  • spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta
  • spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta;
  • ecc.

Bonus R&S.
Beneficiari

Possono richiedere il bonus tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato. Incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti. Ciò indipendentemente: dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Sono invece escluse dall’agevolazione: le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale.

La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Bonus R&S. Pubblicato il decreto per la certificazione delle attività

Con il DL 73/2022, è stato previsto che le imprese, al fine di operare in condizioni di certezze circa l’effettiva ammissibilità della attività e degli investimenti effettuati al credito d’imposta R&S:

  • possono richiedere una certificazione che attesti la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare,
  • ai fini della loro classificazione nell’ambito delle attivita’ di ricerca e sviluppo.

Da qui, nella Gazzetta Ufficiale del 5 novembre è stato pubblicato il decreto certificazione bonus R&S. Decreto che contiene appunto disposizioni in materia di certificazione attestante la qualificazione delle attivita’ di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione.

La procedura di rilascio della certificazione

Il Dpcm definisce la procedura per il rilascio e il contenuto della certificazione preventiva bonus R&S.

La certificazione dovrà contenere:

  • ogni informazione utile sull’adeguatezza delle capacità organizzative e delle competenze tecniche dell’impresa rispetto agli investimenti effettuati o programmati,
  • la descrizione analitica dei progetti e sotto progetti realizzati o in fase di avvio o realizzazione,
  • le motivazioni tecniche sulla base delle quali vengono attestati i requisiti per l’ammissibilità al credito d’imposta.

Lo stresso decreto istituisce, inoltre, l’Albo dei soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni.

L’Albo è istituito presso la direzione generale per la Politica industriale, l’innovazione e le Pmi del Mimit.

Possono iscriversi al registro: le persone fisiche in possesso di un titolo di laurea idoneo rispetto all’oggetto della certificazione e le imprese che svolgono professionalmente servizi di consulenza riguardanti progetti di ricerca sviluppo e innovazione. Rientrano tra i possibili certificatori anche i centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0. I centri di competenza ad alta specializzazione e i poli europei dell’innovazione digitale (Edih e Seal of Excellence). Stessa cosa dicasi per le università statali e non statali legalmente riconosciute e gli enti pubblici di ricerca.

Spetterà al ministero delle Imprese e del Made in Italy verificare la correttezza formale delle certificazioni rilasciate.

Riassumendo.

  • E’ stato pubblicato il decreto che individua la procedure per ottenere la certificazione preventiva delle attività ammissibili al bonus R&S;
  • con la certificazione si attesta che gli investimenti e le attività effettuate per le quali si richiede il bonus rientrano tra quelle ammesse dalla legge;
  • viene istituito l’Albo dei soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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