Bonus salva bollette confermato ma rischiamo un Natale senza luce: tempesta elettrica e blackout alle porte?

Si denuncia la possibilità di un blackout di energia per il prossimo inverno a causa di una riduzione della importazione e produzione di energia
3 anni fa
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fringe benefits

Dal 1° ottobre 2021 bollette luce e gas in aumento, anche se i 3 miliardi di euro stanziati dal governo Draghi hanno evitato il rincaro più elevato.

L’incremento annunciato, infatti, era di circa il 40% rispetto ai costi attuali. Tuttavia, tale percentuale è evitata. Gli italiani avranno, invece, un incremento del 29,8% per la bolletta luce e del 14,4% per il gas.

In termini monetari ciò si traduce in un aggravio sul bilancio annuo familiare rispettivamente di 184 euro (per la luce) e di 171 euro (per il gas), per un totale di 355 euro.

Ecco come il governo ha evitato l’aumento della bollette luce e gas

Il rincaro del 40% è evitato grazie allo stanziamento di 3 miliardi di euro da parte del governo di cui 2,5 miliardi destinati ad azzerare gli oneri di sistema per il prossimo trimestre (ottobre-dicembre) e 500 milioni di euro destinati al potenziamento dei bonus luce e gas.

A ciò poi si aggiunge la riduzione al 5% dell’IVA.

In questo modo, per oltre 3 milioni di nuclei familiari aventi diritto ai bonus luce e per 2,5 milioni che fruiscono del bonus gas, in base all’ISEE, l’aumento delle bollette è sostanzialmente azzerato. Per il resto degli italiani, invece, l’azzeramento non si è verificherà ma il salasso sarà più leggero del previsto.

I motivi dell’aumento ed il rischio blackout per l’inverso

I motivi dell’aumento sono internazionali. Come spiga ARERA, infatti, il rincaro è dovuto per via del forte aumento dei prezzi delle materie prime, che porta con se forti ripercussioni sui consumatori finali non solo in Italia, ma anche per altri paesi europei, come Francia e Spagna.

Le sorprese non potrebbero finire qui. Di recente, diverse riviste di stampa specializzata, hanno anche evidenziato il rischio di un possibile blackout durante il periodo invernale. La possibilità sembra essere abbastanza concreta vista la riduzione dell’importazione dell’energia dalla Cina e visto anche che il rigido inverno dello scorso anno ha portato con se un quasi esaurimento delle scorte.

A ciò poi si aggiunge una riduzione della produzione di energie rinnovabili di alcuni Paese (come la Norvegia) a causa di venti scarsi.

L’invito è quello di consumare meno energia?

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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