Bonus sociale in bolletta luce e gas automatico dal 1 gennaio 2021. Anzi no. Manca ancora il parere del Garante della privacy. E in un Paese che campa di burocrazia, di carte bollate, scartoffie digitali o cartacee che siano, il cavillo non poteva non mancare.
Così dal 1 gennaio il bonus sociale non è ancora operativo e chi ne ha diritto deve aspettare e non può nemmeno ripresentare domanda al proprio fornitore. Un fastidio che era stato superato dal governo, ma che i tempi tecnici dei vari uffici, i ritardi, le dimenticanze di qualche responsabile e una certa dose di menefreghismo hanno riproposto.
Bonus sociale automatico, manca il parere del Garante
Certo il parere del Garante delle privacy è importante, ma è da un anno che se ne parla. Cosa hanno fatto finora i vari uffici? Perché solo adesso che deve essere riconosciuto il bonus sociale automatico, si scopre che il Garante non ha ancora dato il via libera?
Così per circa 2,4 milioni di utenti il bonus energia non è ancora automatico perché manca il parere del Garante. La legge di bilancio 2020 ha infatti previsto l’automatismo dello sconto per chi ne ha diritto in base al Isee a partire dal primo gennaio del 2021.
Cosa è successo
Solo lo scorso mese di dicembre il Garante si è interessato della faccenda richiamando le autorità interessate all’erogazione del bonus sociale automatico: Arera, Inps e Acquirente Unico. Affinché il bonus energia possa essere erogato in via automatica è necessario che Inps (che rilascia l’Isee) e Acquirente Unico (che conosce i dati dei contatori) comunichino tra loro.
Purtroppo, però, il flusso di dati degli utenti non è gestito in maniera precisa e mirata col rischio che non possano essere adeguatamente tutelate le informazioni personali degli utenti. I dati che vengono acquisti da Acquirente Unico, in pratica, non si incrociano con quelli trasmessi dall’Inps.
In proposito, il Garante ha strigliato il Parlamento, dicendo che queste criticità “si sarebbero potute evitare con un adeguato coinvolgimento del Garante già in sede legislativa”. Insomma, questi problemi si sarebbero potuti affrontare prima del 2021.
Sconto valido comunque dal 1 gennaio
Arera ha già detto che lo sconto in bolletta verrà calcolato a partire dal primo gennaio 2021 per chi ne ha diritto. Arriverà in ritardo, in attesa del via libera del Granate, ma è assicurato. Gli utenti non dovranno fare nulla e, al momento opportuno, si vedranno riconoscere gli arretrati.
“Il problema è che i beneficiari sono rimasti nella terra di nessuno. Non possono più presentare domanda, dato che è previsto l’automatismo, ma il bonus sociale è ancora lontano, di là da venire” – spiega Marco Vignola, responsabile energia per Unione nazionale consumatori -.
“Per questo chiediamo di introdurre con urgenza un regime transitorio in cui si possa tornare a presentare la richiesta presso i Comuni o i Caf, in attesa dell’assegnazione automatica in bolletta e, per chi già riceveva il bonus, sia prolungato oltre la scadenza dei 12 mesi, in modo che possa continuare a percepirlo, salvo conguaglio successivo“.
I requisiti per ottenere il bonus energia
Ricordiamo che il bonus sociale dell’energia comporta sconti in bolletta a seconda della numerosità del nucleo familiare e, nel caso del gas, anche della zona climatica di riferimento. Quello elettrico ammonta tra i 132 ai 194 euro, mentre quello del gas può raggiungere i 314 euro l’anno. Fra i requisiti previsti dal 1 gennaio 2020 per ottenere il bonus sociale figurano:
a) il nucleo familiare con indicatore Isee non superiore a 8.256 euro;
b) il nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore Isee non superiore a 20.000 euro;
c) il nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.