Ripartono le agevolazioni riservate ai dipendenti pubblici previste dal Fondo Credito istituito presso l’Inps. È stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro del Lavoro n. 110 del 12 maggio 2021 con il regolamento che disciplina il funzionamento delle agevolazioni economiche.
L’adesione al fondo al Fondo Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, conosciuto come Fondo Credito è volontaria. Ovviamente i lavoratori che non aderiscono con la loro quota non potranno beneficiare di determinate agevolazioni.
Riapre il Fondo Credito
La tanto attesa riapertura interessa più di 3,5 milioni di dipendenti pubblici.
I pensionati di enti e amministrazioni pubbliche che non fruiscono di trattamenti pensionistici a carico della Gestione speciale di previdenza dei dipendenti dell’amministrazione pubblica.
I pensionati già dipendenti pubblici che fruiscono di trattamento pensionistico a carico della Gestione speciale di previdenza dei dipendenti dell’amministrazione pubblica.
Benefici e agevolazioni
Il Fondo Credito prevede i seguenti interventi in via ordinaria:
- mutui e prestiti a tassi agevolati;
- formazione e istruzione dalla scuola primaria ai master universitari;
- prevenzione e salute;
- prestazioni per persone non autosufficienti;
- politiche in favore dell’occupazione;
- ospitalità residenziale;
- soggiorni studio e soggiorni benessere estivi.
Il Fondo è gestito dall’Inps dal lontano 1996 quando fu istituito. Non ha personalità giuridica e gode di autonomia finanziaria e patrimoniale.
Le adesioni dovranno essere presentate all’Inps entro il 20 febbraio 2022. Più precisamente i soggetti non iscritti al Fondo al primo gennaio 2020, potranno presentare apposita domanda al Inps dal 20 agosto 2021 al 20 febbraio 2022, cioè entro sei mesi dalla data di entrata in vigore.
A breve l’Istituto pubblicherà una circolare con le istruzioni operative per l’adesione al fondo. L’adesione avverrà tramite trattenuta diretta periodica sullo stipendio del dipendente pubblico.
Il contributo a carico dei lavoratori in servizio è pari allo 0,35% della retribuzione contributiva e pensionabile. Mentre il contributo a carico dei pensionati è pari allo 0,15% dell’ammontare lordo della pensione.