Bonus studenti 250 euro scomparso: il governo ci ha ripensato?

A dispetto delle aspettative il governo ha deciso di non introdurre alcun bonus studenti da 250 euro per il 2024. Ci ha ripensato?
1 anno fa
2 minuti di lettura
bonus studenti
Foto © Pixabay

“I giovani sono dentro i sondaggi, catalogati in percentuali; i giovani stanno bene, i giovani stanno male. I giovani quali, quelli più belli oppure i giovani quelli brutti? I ricchi, i poveri, i giovani cosa, i giovani che? I giovani tutti“, canta Jovanotti.

Tutti i giovani di oggi saranno, inevitabilmente, gli adulti di domani. Per questo motivo è fondamentale fornire loro gli strumenti necessari a destreggiarsi nel mondo del lavoro e delle relazioni personali al fine di poter costruire un futuro migliore.

In tale ambito si rivela fondamentale l’intervento del governo attraverso la messa a disposizione di aiuti ad hoc. A tal proposito si era fatto largo l’ipotesi nelle scorse settimane della possibile introduzione di un bonus studenti da 250 euro. Quest’ultimo, però, non è stato inserito nella Legge di Bilancio 2024. Ecco le ultime in merito.

Bonus studenti 250 euro scomparso: il governo ci ha ripensato?

A dispetto delle aspettative il governo ha deciso di non introdurre alcun bonus studenti da 250 euro per il 2024. Nei giorni scorsi, interesserà sapere, si era fatto largo l’ipotesi della possibile introduzione di un assegno mensile dal valore di 250 euro volto a sostenere le spese per l’istruzione. I potenziali beneficiari sarebbero dovuti essere bambini e giovani con un’età compresi tra i 7 anni e 25 anni, a patto di frequentare la scuola o l’università. Ma non solo, avrebbero dovuto rispettare un limite reddituale, pari a massimo 90 mila euro per famiglia.

A causa della mancanza di risorse, però, l’esecutivo ha deciso di non inserire tale misura nella Legge di Bilancio 2024. Non si esclude comunque la possibilità che se ne riparli il prossimo anno, con la speranza che siano finalmente disponibili le risorse necessarie.

Dal 2024 arrivano la Carta del merito e la Carta cultura giovani: chi ne ha diritto

In assenza del bonus da 250 euro, i giovani possono comunque beneficiare di importanti agevolazioni a loro favore.

A tal proposito, ad esempio, si ricorda che il 2023 è l’ultimo anno di erogazione del bonus cultura da 500 euro. Dal 2024, infatti, tale misura sarà sostituita da due nuove carte. Entrando nei dettagli, come si evince dal sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze:

“Per favorire l’accesso dei giovani ad iniziative culturali è stata rivista la misura per la card diciottenni, e sono state istituite la “carta della cultura giovani“, destinata a tutti i residenti appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 35.000 euro e utilizzabile nel diciannovesimo anno di età, e la “carta del merito“, in favore dei ragazzi che hanno conseguito entro il diciannovesimo anno di età il diploma finale presso istituti di istruzione secondaria superiore o equiparati con una votazione di almeno 100 centesimi”.

Il valore delle due carte sarà pari a 500 euro ciascuna. Compatibili tra loro, ne consegue che i giovani aventi diritto potranno presentare richiesta per entrambe e portare così a casa fino a mille euro. Questi soldi potranno essere utilizzati per l’acquisto di beni e servizi che aiutano a migliorare la preparazione personale, quali ad esempio corsi di lingua e teatro. Ma non solo, si annoverano anche biglietti per il museo, mostre ed eventi culturali.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

requisiti pensione 2024
Articolo precedente

Pensioni 2024, si salvi chi può, parte la corsa per uscire con le regole attuali, ma come si fa?

Allarme debito italiano esagerato?
Articolo seguente

Ecco perché l’allarme debito italiano appare esagerato, malgrado tutto