Bonus Sud. Nuova FAQ Agenzia delle entrate

L'Agenzia delle entrate ha rilasciato un nuovo chiarimento in merito al bonus investimenti al Sud, l'agevolazione riconosciuta per l'acquisto di beni strumentali
1 anno fa
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L’Agenzia delle entrate in data 28 settembre ha pubblicato una nuova FAQ relativa al Bonus investimenti al Sud.

In particolare, l’Agenzia ha analizzato la situazione di un’impresa che ha realizzato due distinti progetti di investimento ammissibili al bonus e rispetto ai quali ha chiesto delucidazioni in merito alla necessità di presentare due distinte domande di credito d’imposta (modello CIM 23).

Si ricorda che quanto si parla di progetto di investimenti si fa riferimento agli investimenti relativi: alla creazione di un nuovo stabilimento, all’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente e a un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.

Ovvero, per le grandi imprese, si fa riferimento agli investimenti a favore di una nuova attività economica.

Il bonus investimenti al Sud

Il bonus per gli investimenti al Sud , commi 98-108 della Legge n°190/2014, Legge di bilancio 2015, copre anche gli investimenti al sud realizzati nel 2023:

  • dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2023, per gli investimenti effettuati nel Mezzogiorno;
  • dalla data del DPCM istitutivo della Zona economica speciale (ZES) al 31 dicembre 2023, per gli investimenti effettuati nelle ZES;
  • dalla data del DPCM istitutivo della Zona logistica semplificata al 31 dicembre 2023, per gli investimenti effettuati nelle ZLS.

L’agevolazione è riconosciuta sotto forma di credito d’imposta nelle seguenti percentuali: 45% per le piccole imprese (costi ammissibili 3 mln), 35% per le medie (10 mln) e 25 % per le grandi (15 mln).

Il bonus è ridotto al 30, 20 e 10% rispettivamente per le piccole, medie e grandi imprese situate nella regioni di Abruzzo. Nelle Zone ZES, il bonus è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti entro il 31 dicembre 2023. Nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 50 milioni di euro. Per le Zone ZES e ZLS è agevolato anche l’acquisto di terreni e acquisizione, realizzazione ovvero ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.

A ogni modo, il bonus è riconosciuto nel rispetto dei limiti percentuali di cui alla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020, approvata con la decisione C(2014) 6424 final del 16 settembre 2014 della Commissione europea, come modificata dalla decisione C(2016) 5938 final del 23 settembre 2016, nonché nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dal regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 (regolamento di esenzione).

La richiesta del bonus deve essere effettuata tramite software CIM, disponibile gratuitamente sul portale dell’Agenzia delle entrate.

Il credito può essere utilizzato in compensazione:

  • a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito;
  • nei limiti dell’importo risultante dalla ricevuta dell’Agenzia delle entrate, pena lo scarto del modello F24.

Si veda a tal proposito la circolare n°34/E 2016 sul bonus sud.

Bonus Sud. Nuova FAQ ADE

Fatta tale doverosa ricostruzione, veniamo alla nuova FAQ pubblicata dall’Agenzia delle entrate.

Il caso analizzato dall’Agenzia riguarda un’impresa che ha realizzato due distinti progetti di investimento ammissibili al bonus e rispetto ai quali ha chiesto delucidazioni in merito alla necessità di presentare due distinte domande di credito d’imposta (modello CIM 23).

Ebbene, secondo l’Agenzia delle entrate, la società dovrà inviare all’Agenzia due comunicazioni, compilando il campo 10 (N. progressivo progetto) del rigo A2 del quadro A, secondo le seguenti indicazioni:

  • nella prima comunicazione deve indicare il valore 1;
  • nella seconda comunicazione deve indicare il valore 2.

Ciascun progetto d’investimento, quindi, deve essere identificato da un valore numerico univoco a prescindere dal credito d’imposta cui si riferisce. Non è corretto indicare in entrambe le comunicazioni il valore 1.

Questa la sintesi della FAQ pubblicata nell’apposita sezione del sito dell’Agenzia, sulle modalità di compilazione del campo 10 del rigo A2 del quadro A in presenza di due progetti d’investimento relativi a bonus “diversi”.

Riassumendo.

  • Tramite il modello CIM è possibile richiedere il credito d’imposta per gli investimenti nel mezzogiorno;
  • in presenza di due distinti progetti d’investimento sarà necessario inviare separati modelli CIM;
  • il bonus potrà essere utilizzato in compensazione a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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