Il bonus sud deve essere indicato nel modello Redditi relativo al periodo d’imposta di maturazione del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi, fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo in compensazione. In riferimento al modello Redditi 2021, periodo d’imposta 2020, bisogna prestare attenzione agli investimenti effettuati nel 2020 per il quali l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta è avvenuta solo nel 2021. Se l’autorizzazione avverrà entro il 30 novembre 2021 allora dovremo indicare il bonus già a partire da quest’anno.
Ecco in chiaro come indicare correttamente il bonus sud nel modello Redditi 2021.
Il bonus sud
Il credito d’imposta per gli investimenti al sud, c.d bonus sud, è un credito d’imposta introdotto dalla Legge n°208/2015, Legge di stabilità 2016. Il bonus agevola gli investimenti in beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno. La normativa è stata oggetto di diverse modifiche con l’art.7-quater del D.L. 243/2016. Tra le modifiche, è venuto meno il divieto di cumulo con altre agevolazioni spettanti per gli stessi investimenti. Sempre che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalla normativa europea.
Tra le altre modifiche: l’art.18-quater del D.L. 8/2017 ha esteso il bonus sud agli investimenti destinati a strutture produttive ubicate nei Comuni delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici succedutisi dal 24 agosto 2016.
In tale caso, sono agevolati gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2020 e si applicano le disposizioni di cui alla Legge n°208/2015.
Nel complesso, il credito d’imposta è attribuito in relazione agli investimenti realizzati a decorrere:
- dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2022, per gli investimenti effettuati nel Mezzogiorno;
- dal 7 aprile 2018 al 31 dicembre 2020, per gli investimenti effettuati nei Comuni delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici succedutisi dal 24 agosto 2016;
- dalla data del DPCM istitutivo della Zona economica speciale (ZES) al 31 dicembre 2022, per gli investimenti effettuati nelle ZES (art.5 D.L. 91/2017.
La proroga del bonus sud al 2022 è stata disposta dall’Ultima Legge di bilancio.
La misura dell’agevolazione
Il bonus sud è calcolato applicando all’investimento totale, le seguenti percentuali agevolative:
- 45% per le piccole imprese (costi ammissibili 3 mln);
- 35%per le medie (10 mln) e
- 25 % per le grandi imprese (15 mln).
Il credito spetta nella misura del 30, 20 e 10% rispettivamente per le piccole, medie e grandi imprese situate nelle regioni di Abruzzo e Molise.
Inoltre, nei Comuni delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dagli eventi sismici succedutisi dal 24 agosto 2016, il credito è attribuito: nella misura del 25% per le grandi imprese, del 35% per le medie imprese e del 45% per le piccole imprese.
Nelle Zone ZES, il il bonus e’ commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti entro il 31 dicembre 2022. Nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 50 milioni di euro.
Il momento di maturazione del credito e l’indicazione nel modello Redditi
Il credito d’imposta deve essere indicato nel modello Redditi relativo al periodo d’imposta di maturazione del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo in compensazione. A tal proposito, la compensazione del credito può essere esercitata a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito. E’ possibile utilizzare in compensazione solo il credito d’imposta per la parte relativa agli investimenti già realizzati al momento della compensazione. Per la compensazione del credito d’imposta in F24, deve essere utilizzato il codice tributo “6869”. Detto ciò, è importante individuare il momento di maturazione del credito d’imposta che determina l’obbligo di indicarlo in dichiarazione dei redditi.
Il periodo d’imposta di maturazione del credito d’imposta è quello in cui l’Agenzia delle entrate ha rilasciato la ricevuta che attesta il riconoscimento del credito d’imposta. La ricevuta è conseguente alla richiesta di fruizione del credito d’imposta (modello CIM17) presentata dall’impresa che ha effettuato gli investimenti.
L’indicazione nel modello Redditi
Il bonus sud va indicato nel quadro RU del modello Redditi.
In particolare, nel rigo RU5 del modello Redditi 2021, periodo d’imposta 2020, va indicato:
- nelle colonne 1, 2, B2 e C2, l’importo del credito d’imposta maturato in relazione ai costi sostenuti, rispettivamente, nei periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2016, al 31 dicembre 2017, al 31 dicembre 2018, e al 31 dicembre 2019 qualora la fruizione del credito d’imposta sia stata autorizzata dall’Agenzia delle entrate successivamente al termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta precedente a quello cui si riferisce la dichiarazione 2021 ed entro il termine di presentazione di quest’ultima;
- nella colonna 3, l’ammontare del credito d’imposta maturato in relazione ai costi sostenuti nel periodo d’imposta oggetto della dichiarazione 2021, periodo d’imposta 2020, la cui fruizione è stata autorizzata dall’Agenzia delle entrate entro il termine di presentazione della stessa dichiarazione.
Nella colonna 3 vanno riportati anche gli importi indicati nelle colonne 1, 2, B2 e C2.
In base a quanto detto finora, in riferimento al modello Redditi 2021, periodo d’imposta 2020, bisogna prestare attenzione agli investimenti effettuati nel 2020 per il quali l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta è avvenuta solo nel 2021. Se l’autorizzazione avverrà entro il 30 novembre 2021 allora dovremo indicare il bonus già a partire da quest’anno.