Il bonus sociale per i rifiuti o bonus TARI è finalmente realtà.
Nella Gazzeta Ufficiale di ieri 13 marzo è stato pubblicato il decreto che contiene il “Regolamento recante principi e criteri per la definizione delle modalita’ applicative delle agevolazioni tariffarie in favore degli utenti domestici del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani in condizioni economico-sociali disagiate”.
Il Bonus Sociale per i Rifiuti o bonus TARI è un’agevolazione economica introdotta per sostenere le famiglie in condizioni di disagio economico nel pagamento della TARI (Tassa sui Rifiuti). Questa misura consente di ottenere uno sconto del 25% sulla tariffa dovuta, contribuendo a ridurre il costo del servizio di gestione dei rifiuti urbani per i nuclei familiari con un ISEE entro una certa soglia.
Il meccanismo di riconoscimento del bonus replica quello attualmente in essere per i bonus sociali relativi all’energia elettrica, al gas e al servizio idrico integrato.
L’agevolazione si applica a una sola utenza domestica per nucleo familiare ed è regolata dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA). ARERA definisce le modalità operative e gli aggiornamenti periodici.
Dal 1° gennaio 2025, il bonus sarà riconosciuto automaticamente a chi ha un ISEE nei limiti previsti dal decreto.
Chi può beneficiare del bonus sociale per i rifiuti?
Per poter accedere al Bonus Sociale per i Rifiuti, un nucleo familiare deve soddisfare i seguenti requisiti economici:
- ISEE fino a 9.530 euro.
- ISEE fino a 20.000 euro per famiglie con almeno quattro figli a carico.
- essere intestatario di un’utenza domestica per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani.
I valori soglia dell’ISEE vengono aggiornati ogni tre anni da ARERA sulla base dell’andamento del costo della vita.
Come funziona il bonus?
Il bonus si applica in automatico agli utenti aventi diritto, senza necessità di presentare domanda.
I comuni e i gestori del servizio rifiuti si occupano dell’applicazione dello sconto, utilizzando i dati forniti dall’INPS, che identifica i nuclei familiari idonei attraverso il Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe Energetiche (SGAte).
Importo dello sconto
Il Bonus Sociale per i Rifiuti prevede uno sconto del 25% sull”importo della TARI o della tariffa corrispettiva del servizio di gestione integrata dei rifiuti.
Ovvero il 25% spesa media nazionale per il servizio di gestione dei rifiuti urbani, nel caso in cui il gestore non sia accreditato al sistema SGAte.
Modalità di erogazione
A partire dal 1° gennaio 2025, il bonus sarà riconosciuto retroattivamente e automaticamente in base all’ISEE. Seguendo lo stesso meccanismo già in uso per i bonus sociali relativi a energia elettrica, gas e servizio idrico integrato.
Le informazioni sugli aventi diritto vengono condivise tra INPS, il Sistema Informativo Integrato (SII), il sistema SGAte, i gestori del servizio rifiuti e i comuni, garantendo un’applicazione equa e uniforme.
Chi gestisce il bonus?
L’agevolazione Bonus TARI è regolata dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), che:
- definisce le modalità di attuazione.
- monitora l’impatto del bonus sociale sulle famiglie.
- comunica annualmente i risultati ai Ministeri competenti per eventuali modifiche.
I comuni e i gestori del servizio integrato dei rifiuti applicano direttamente lo sconto in bolletta, utilizzando le informazioni fornite da SGAte.
Obiettivi del bonus sociale per i rifiuti
L’introduzione del bonus ha diversi scopi: ridurre il peso della TARI sulle famiglie con difficoltà economiche. Promuovere l’equilibrio sociale attraverso un sistema tariffario più equo. Migliorare l’efficienza della riscossione, uniformando il sistema alle altre agevolazioni già esistenti nel settore energia e acqua.
Monitoraggio e aggiornamenti
ARERA aggiorna periodicamente i valori soglia dell’ISEE e monitora l’efficacia dell’agevolazione. Dopo il primo anno di applicazione, verrà effettuata una valutazione degli effetti del bonus per eventuali modifiche o integrazioni. I risultati verranno comunicati ai Ministeri del Lavoro, dell’Ambiente e dell’Economia.
Conclusioni
Il Bonus Sociale per i Rifiuti da non confondere con il bonus TARI 2022 rappresenta una misura concreta di sostegno alle famiglie più vulnerabili:
- consentendo un risparmio sulla TARI e
- facilitando l’accesso a un servizio essenziale.
Grazie alla gestione automatizzata attraverso l’INPS e SGAte, il bonus sarà applicato in modo rapido ed efficiente, senza necessità di richiesta da parte degli utenti. Sarà necessario presentare una DSU per avere l’ISEE aggiornato anno per anno.
Chi rientra nei requisiti previsti, potrà beneficiare dello sconto direttamente sulla tua bolletta della TARI a partire dal 1° gennaio 2025. Dunque con effetti retroattivi.
Aspetto | Descrizione | Dettagli |
Beneficiari | Famiglie in difficoltà economica | ISEE fino a 9.530€ o 20.000€ con almeno 4 figli a carico |
Sconto | Riduzione della TARI | 25% di sconto sulla tassa o tariffa rifiuti |
Modalità di Erogazione | Automatica dal 1° gennaio 2025 | Basata sui dati ISEE in possesso dell’INPS, senza necessità di domanda |
Gestione | ARERA e Comuni | Definizione, monitoraggio e applicazione dello sconto |
Obiettivi | Supporto alle famiglie | Riduzione del peso della TARI e maggiore equità sociale |
Riassumendo.
- Cos’è il Bonus Sociale per i Rifiuti? Un’agevolazione che consente alle famiglie con basso ISEE di ottenere uno sconto del 25% sulla TARI (Tassa sui Rifiuti).
- Chi può beneficiarne? Nuclei familiari con ISEE fino a 9.530€ o fino a 20.000€ con almeno quattro figli a carico.
L’agevolazione si applica a una sola utenza domestica per nucleo familiare.
- Come funziona? Dal 1° gennaio 2025, il bonus verrà riconosciuto automaticamente tramite i dati INPS e SGAte, senza necessità di domanda. Lo sconto viene applicato dai comuni e dai gestori del servizio rifiuti direttamente sulla bolletta.
- Chi gestisce il bonus? L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) definisce le modalità, monitora l’efficacia e aggiorna i requisiti economici ogni tre anni.
- Obiettivi e Monitoraggio: Ridurre il peso della TARI per le famiglie in difficoltà. Uniformare il meccanismo alle altre agevolazioni sociali (energia, gas, acqua). Monitoraggio annuale da parte di ARERA con possibili aggiornamenti normativi.