Bonus terme, i dati necessari per la fattura

A fronte del servizio reso, lo stabilimento deve emettere fattura al cliente e ciò anche laddove il servizio termale sia pagato interamente dal bonus terme
3 anni fa
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Bonus terme, i dati necessari per la fattura

Da oggi, 8 novembre 2021, i cittadini italiani (ivi residenti e maggiorenni) possono iniziare a richiedere e spendere il bonus terme presso gli stabilimenti termali accreditati.

Si apre, infatti, la fase in cui le strutture accreditate possono prenotare il buono di 200 euro sulla base delle richieste della clientela e fino ad esaurimento delle risorse stanziate (53 milioni di euro).

Le fasi di accreditamento e prenotazione

Il bonus terme è un buono, dal valore massimo di 200 euro, che ciascun cittadino, residente in Italia e maggiorenne, può chiedere e spendere per godere di servizi termali presso le strutture preventivamente accreditate all’iniziativa.

Sono previste, infatti, due fasi:

  • accreditamento– fase iniziate il 28 ottobre 2021, in cui gli stabilimenti termali (con i requisiti) si accreditano mediante la procedura web disponibile sul sito istituzionale di Invitalia
  • prenotazione – fase iniziata oggi, 8 novembre 2021, in cui le strutture termali prima accreditate possono iniziare a prenotare i bonus terme sulla base della richiesta della clientela.

Chi intende godere del buono, dunque, può, da oggi, prenotarlo e spenderlo. L’utilizzo deve avvenire presso lo stesso stabilimento in cui si è prenotato ed entro 60 giorni dalla prenotazione.

Come funziona il buono di 200 euro

Il valore del buono è massimo di 200 euro per ciascun italiano. Non è legato all’ISEE del nucleo familiare. Quindi, ad esempio, una famiglia composta da 4 persone adulte e tutte residenti in Italia ha diritto a 4 bonus terme.

Si tenga presente che, come detto, 200 euro è il valore massimo del buono. Pertanto:

  • se il servizio termale, ad esempio, costa 300 euro, di questi, 200 euro saranno coperti dal bonus e 100 euro dovranno essere pagati alla struttura
  • laddove il servizio termale costa, ad esempio, 150 euro, il bonus coprirà tutta la spesa mentre i restanti 50 euro ritorneranno nella disponibilità delle risorse stanziate (non sarà utilizzabile dallo stesso cliente e non sarà a questi rimborsato).

Per conoscere le strutture accreditate basta consultare l’elenco presente sul sito di Invitalia alla sezione “Terme accreditate” (vedi anche Dove puoi spendere il bonus terme se vivi a Milano e dintorni).

La fattura del bonus terme

A fronte del servizio reso, lo stabilimento deve emettere fattura al cliente e ciò anche laddove il servizio termale sia pagato interamente dal buono. La fattura bonus terme deve necessariamente contenere i seguenti dati:

  • numero e data di fattura
  • importo totale del servizio
  • importo del buono fruito
  • servizi erogati
  • codice di prenotazione o, in alternativa, il codice fiscale del cittadino.

Ricordiamo che il bonus è erogato dalla struttura nella forma dello sconto diretto in fattura. La struttura poi recupera il corrispettivo mediante richiesta di rimborso da farsi tramite procedura web del sito di Invitalia.

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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