“Salve, ormai da mesi anche se mangio pochissimo tendo ad ingrassare. Fin da piccola soffro di problemi di tiroide. Evidentemente ora che ho passato i 40 anni il mio metabolismo è ulteriormente rallentato. Mi hanno detto che esiste un bonus tiroide per chi, come me, ha questi problemi. Se mi date conferma che non sia una bufala vorrei anche sapere se questo copre visite dal dietologo”.
Il quesito che riportiamo sopra ci dà la possibilità di tornare su un argomento che molti siti di informazione hanno rispolverato, non sempre in modo chiaro, in questi giorni: il bonus tiroide.
Esiste davvero un bonus tiroide?
Non è la notizia ad essere infondata quanto il nome “bonus tiroide” a poter risultare fuorviante.
Pensione di 550 euro per chi soffre ha problemi di tiroide
In linea generale se l’invalidità supera il 75%, scatta il diritto alla pensione di invalidità di 550 euro al mese. Gli invalidi al 100% non autosufficienti hanno diritto anche all’indennità di accompagnamento. Se ne deduce che non tutte le disfunzione tiroidee danno diritto ad una pensione di invalidità ma solamente quelle più gravi. Ad esempio, per l’ipertiroidismo (diagnosticato quanto produce pochi ormoni) con grave ritardo mentale, viene riconosciuta l’invalidità al 100%. Per il problema opposto, detto iperparatiroidismo, si scende (tra il 50% e l’80%). A prescindere dalla percentuale di invalidità, il Sistema Sanitario Nazionale riconosce a chi ha problemi di tiroide autoimmune il codice di esenzione: 056 che dà diritto a non pagare alcune visite specialistiche. Tra queste:
- anamnesi e valutazioni e visite successive alla prima;
- alanina aminotrasferasi;
- tireotropina;
- tiroxina libera;
- emocromo;
- triodotironina libera;
- prelievo venoso;
- ecografia di testa e collo;
- ecografia di ghiandole salivari, collo per linfonodi e tiroide-paratiroidi.
Il dietologo per chi soffre di problemi alla tiroide è gratis?
Non ci sono invece esenzioni per visite specialistiche che servono a contenere gli effetti della malattia. Dalla email non è neppure chiaro se il legame tra tiroide e aumento del peso sia stato o meno confermato con diagnosi medica. Ad ogni modo il costo della visita dal dietologo non rientra tra le agevolazioni per chi ha disturbi di tiroide.
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