Bonus trasporti 2023, che fine fa l’importo non speso?

Il bonus trasporti 2023 ha un valore di 60 euro da spende entro il mese stesso in cui si è ottenuto. Che fine fa l’importo non utilizzato?
1 anno fa
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bonus trasporti 2023 non speso

Continuano le richieste bonus trasporti 2023. Il contributo per la spesa sostenuta a fronte dell’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale nonché per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.

Un voucher del valore pari al 100% della spesa, per un massimo di 60 euro che possono richiedere le persone fisiche aventi un reddito personale 2022 non superiore a 20.000 euro. Un requisito reddituale più basso rispetto al bonus trasporti 2022, per il quale fu richiesto un reddito personale 2021 non superiore a 35.000 euro.

E intanto arriva qualche quesito in redazione. Tra questi c’è quello del nostro lettore Giuseppe il quale ci fa presente di aver fatto richiesta e ottenuto il bonus trasporti 2023 nel mese di maggio per il valore di 60 euro. Ora deve acquistare l’abbonamento mensile per giugno 2023 che costa soli 40 euro. Quindi, ci chiede di sapere se potrà utilizzare i restanti 20 euro per acquistare un altro abbonamento.

Le regole per avere e utilizzare il voucher

Il bonus trasporti 2023 si chiede tramite la piattaforma web www.bonustrasporti.lavoro.gov.it. Per accedervi bisogna autenticarsi con credenziali SPID o CIE (Carta identità elettronica).

La possibilità di fare domanda si è aperta dal 17 aprile 2023 e si chiuderà il 31 dicembre 2023, salvo il caso in cui le risorse disponibili finiscano prima di questa data.

Una volta presentata la richiesta, il sistema rilascia un voucher (QR code) che dovrà essere mostrato al momento dell’acquisto dell’abbonamento. Il voucher deve essere speso entro lo stesso mese di emissione, e ciò anche se l’abbonamento si riferisce ad un altro periodo.

Quindi, nel caso del lettore, questi deve spendere il bonus entro il 31 maggio 2023, anche se l’abbonamento è per giugno 2023. Se non lo spende entro questa data, lo perde.

Il contributo, comunque, potrà essere richiesto ogni mese, sempreché le risorse siano ancora disponibili. La domanda bonus trasporti 2023 la si può fare per sé stessi o anche per i figli.

Se l’abbonamento è per il figlio minore, la richiesta la fa il genitore entrando con le proprie credenziali e inserendo il codice fiscale del figlio beneficiario. Il requisito reddituale però è da verificarsi sempre in capo al figlio.

Regola dice che il buono è valido per un solo acquisto, nel limite del valore richiesto. Eventuali residui non potranno essere utilizzati per un successivo acquisto (FAQ bonus trasporti 2023).

L’importo non utilizzato del bonus trasporti 2023

Chi vuole il bonus trasporti 2023, pertanto, la prima cosa che deve fare è quella di verificare il possesso del requisito reddituale. Ossia, avere un reddito personale 2022 non superiore a 20.000 euro.

Una volta verificata la sussistenza di tale requisito può presentare la richiesta tramite la piattaforma dedicata. Per fare ciò occorre avere SPID o credenziali CIE. Non è possibile accedere con credenziali CNS (carta nazionale servizi).

Se la domanda bonus trasporti la fa il genitore per il figlio minore, il genitore entra con le proprie credenziali e indica il codice fiscale del figlio, ma il requisito reddituale deve essere rispettato dal figlio e non dal genitore. Per il bonus trasporti figli maggiorenni o figli maggiorenni disabili, la richiesta la deve fare il figlio stesso.

Una volta ottenuto il voucher bisogna spenderlo entro la fine del mese stesso. Se non lo si spende è perso.

Il contributo è di 60 euro. La parte non spesa non può essere utilizzata per altro acquisto, ma è persa. Quindi, il lettore (Giuseppe) perde i 20 euro restanti. Però il mese successivo (quindi, a giugno), questi, può fare un’altra domanda ed avere un altro voucher per fare un altro acquisto. Deve essere però fortunato che ci siano ancora risorse disponibili.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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