Bonus trasporti 2023, nuove domande al 1° ottobre

Il ministero annuncia la chiusura della piattaforma per chiedere il bonus trasporti 2023. Possibile riapertura solo ad ottobre
1 anno fa
1 minuto di lettura
Bonus trasporti
Foto © Pixabay

Le risorse destinate al Bonus trasporti 2023 sono andate esaurite. Questo significa che, almeno per adesso, non è più possibile presentare nuove domande.

Il bonus trasporti, ricordiamo, è un voucher previsto per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale nonché per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.

Le due edizioni a confronto

Quella del 2023 è la seconda edizione dopo il 2022. Il contributo è pari al 100% della spesa sostenuta, per un massimo di 60 euro. Se, quindi, ad esempio, l’abbonamento costa 40 euro, il bonus è 40 euro.

Laddove l’abbonamento costa 80 euro, il voucher è di 60 euro.

Il beneficio non è permesso a tutti. Per l’edizione bonus trasporti 2023, è stabilito che ne hanno diritto coloro che, con riferimento all’anno d’imposta 2022, hanno un reddito personale non superiore a 20.000 euro. Per il bonus trasporti 2022, invece, era richiesto un reddito personale del 2021 non superiore a 35.000 euro.

Bonus trasporti 2023, nuove domande solo a ottobre

Il bonus trasporti 2023 è stato possibile chiederlo fino a esaurimento delle risorse. Ad oggi, 5 settembre 2023, tali risorse risultano esaurite. Quindi, non si possono fare nuove domande. Bisogna solo sperare che chi ha chiesto e ottenuto il bonus non lo utilizzi (quindi, non acquisti l’abbonamento).

Il voucher, infatti, deve essere utilizzato, acquistando un abbonamento, entro il mese solare di emissione. Chi non utilizza entro tale termine lo perde e le risorse tornano disponibili al fondo.

Ecco, quindi, che il Ministero dei trasporti sul sito istituzionale dedicato al bonus trasporto fa sapere che:

Non è possibile procedere con la richiesta del bonus trasporti per il momentaneo esaurimento della dotazione finanziaria prevista del Decreto Legge n. 5 del 14 gennaio 2023. Sarà possibile effettuare un nuovo tentativo di richiesta a partire dalle ore 8.00 del 1° ottobre 2023 per usufruire degli eventuali residui generati dal mancato utilizzo di bonus richiesti nel mese di settembre 2023.

Bisogna, dunque, aspettare il 1° ottobre 2023 per provare a fare domanda.

Un nuovo click day bonus trasporti, dopo quelli dei mesi trascorsi. A questo proposito, ricordiamo che la domanda si fa tramite la piattaforma www.bonustrasporti.lavoro.gov.it. Bisogna autenticarsi con credenziali SPID, CIE (Carta identità elettronica) o CNS (Carta nazionale servizi). Regola dice che se bisogna fare domanda per i figli minori, questa deve farla il genitore indicando il codice fiscale del figlio, verificando, comunque, il requisito reddituale in capo al figlio stesso.

Riassumendo…

  • le risorse per il bonus trasporti 2023 sono esaurite
  • è possibile provare a fare domanda il 1° ottobre 2023 laddove dovessero tornare disponibili risorse per il mancato utilizzo dei bonus richiesti nel mese di settembre 2023
  • possono chiede il contributo coloro che nel 2022 hanno avuto un reddito personale non superiore a 20.000 euro
  • la domanda si fa tramite la piattaforma online dedicata.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Mercato libero dell'energia, Selectra dà una mano nella scelta.
Articolo precedente

Valvole termostatiche per risparmiare energia: ecco come utilizzarle

pensione
Articolo seguente

Le pensioni salvate dalle donne: cosa succederà nei prossimi anni