Bonus trasporti al via: per i figli non sempre fanno domanda i genitori

Lo sconto copre tutta la spesa necessaria per l'acquisto dell'abbonamento al servizio di trasporto se non supera le 60 euro
2 anni fa
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bonus trasporti
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Da ieri, è possibile richiedere il c.d. bonus trasporti, lo possono ricevere anche i figli maggiorenni.

Parliamo dello sconto del valore massimo di 60 euro per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale oppure per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Il bonus può essere richiesto da persone fisiche con un reddito complessivo 2021 non superiore a 35.000 euro.

Tramite l’apposita piattaforma, il cittadino può richiedere lo sconto per se stesso o per conto di altri soggetti.

Da qui, è lecito chiedersi se per ottenere il bonus trasporti in favore dei propri figli, la domanda debba essere presentata sempre dal genitore.

Ebbene, la risposta non è così scontata.

Il bonus trasporti. Domande al via

Il bonus trasporti, ex art 35 del DL 50/2022, decreto Aiuti, può essere richiesto già a partire da ieri 1° settembre e fino al prossimo 31 dicembre. Le regole in base alle quali il bonus può essere richiesto sono state individuate con il D.M. 29 luglio 2022, n. 5.

Detto ciò, il bonus è riconosciuto sotto forma di buono sconto che viene rilasciato una volta presentata richiesta tramite la piattaforma citata in premessa.

A ogni modo, sulla base della norma e delle regole attuative, nonchè delle FAQ rilasciate dal Ministero competente, è possibile affermare che:

  • il bonus può essere richiesto da persone fisiche con un reddito complessivo 2021 non superiore a 35.000 euro;
  • è pari al 100% della spesa necessaria per acquisto dell’abbonamento nel limite max di 60 euro, per ciascun beneficiario, se effettuato entro il 31 dicembre 2022;
  • non può essere utilizzato per l’acquisto dei servizi di: prima classe executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino.

Ad esempio, sull’importo del bonus,  se l’abbonamento costa 50 euro, il cittadino riceverà un buono dello stesso importo, se ne costa 70, il buono coprirà solo la spesa fino a 60 euro.

Ogni buono è contrassegnato: da un codice univoco, dal codice fiscale del beneficiario, dall’importo e dalla data di emissione e di scadenza.

Il buono è spendibile presso un solo gestore dei servizi di trasporti pubblico tra quelli selezionabili all’atto della registrazione sulla piattaforma digitale e indicato nello stesso buono. L’utilizzo del bonus deve avvenire entro il mese di emissione. Dunque se il buono viene emesse al 10 settembre, entro il 30 dovrà essere utilizzato. Pena il suo annullamento e l’impossibilità di richiedere un nuovo buono sconto.

Chi presenta la domanda per i figli?

In premessa ci siamo chiesti se per ottenere il bonus trasporti in favore dei propri figli, anche maggiorenni, la domanda debba essere presentata sempre dal genitore.

Ebbene, in una delle FAQ pubblicate nei giorni scorsi, il Ministero del lavoro ha specificato che:

È possibile richiedere un bonus per i figli fiscalmente a carico purché minorenni, accedendo alla piattaforma tramite il proprio SPID o CIE. I figli maggiorenni, anche se fiscalmente a carico, devono provvedere autonomamente alla richiesta del buono.

In tale caso, figli maggiorenni,  il requisito reddituale sarà verificato nei loro confronti, al di là di quello che è il reddito del nucleo familiare di appartenenza.

Attenzione, se la richiesta è presentata dal genitore con un reddito superiore a 35.000 euro, per il figlio minorenne e quest’ultimo ha un reddito inferiore alla suddetta soglia di 35.000 euro, il bonus spetta comunque.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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