Si parla di bonus in tutte le salse e in ultimo ecco spuntare anche il bonus Tv. Per chi non lo sapesse dal 1° luglio 2022, le frequenze televisive passeranno alla modalità di trasmissione digitale DVB-T2, questo significa che molti televisori datati non potranno più essere utilizzati con la conseguenza che molte famiglie saranno costrette ad acquistare un nuovo televisore.
Che cos’è il bonus Tv
Come dicevamo entro il 2022, quindi tra 4 anni, le frequenze tv passeranno ad una nuova modalità di trasmissione. Ad oggi esistono già tv DvbT2 ma entro il 2022 questi saranno gli unici apparecchi accettati o in alternativa bisognerà acquistare un un decoder con digitale terrestre 2.0. Per rendere lo switch off più facile, nella legge di Bilancio, si è deciso di stanziare 25 milioni di euro l’anno, un contributo per l’acquisto di apparecchiature di ricezione tv, valido nel periodo tra il 2019 e il 2022. Il bonus tv insomma servirà per acquistare o nuovi decoder o nuovi tv Dvb T2. C’è però il rischio che il bonus non sarà sufficiente visto che l’Unione Nazionale Consumatori ha stimato che ogni famiglia potrebbe spendere 300 euro per l’acquisto di un nuovo tv. In ogni caso sarebbe già meglio, per chi intende cambiare televisore adesso, procurarsi quelli con standard DVB-T2 anche perché dal 1 gennaio 2017 i negozi hanno l’obbligo di vendere soltanto apparecchi con questa tecnologia.
Chi potrà usufruire del bonus e a quanto ammonta
Per quanto riguarda il bonus tv le informazioni sono ancora frammentarie. Si sa che il governo metterà a disposizione tra i 20 milioni e i 30 milioni di euro, che l’agevolazione sarà disponibile dal 2019 sottoforma di bonus switch-off e che varrà per un solo televisore. Le famiglie che intendono acquistare più di una tv, quindi, potranno fare affidamento del bonus solo per un apparecchio. L’agevolazione, infine, darà la precedenza a coloro che sono esonerati dal pagamento del canone Rai. Per saperne di più è necessario attendere l’approvazione definitiva della legge di Bilancio 2018 e l’approvazione del PNAF 2018 da parte dell’Agcom. Nel frattempo ricordiamo che tra il 2020 e 2021 ci sarà un periodo di transizione dove entrambe le tecnologie funzioneranno mentre dal 2022 avverrà il passaggio definitivo.
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