Bonus vacanze estate 2020: in quali regioni vale di più

Bonus vacanze: oltre a quello del governo alcune regioni investono con aiuti al turismo per riprendersi dopo l'emergenza coronavirus
5 anni fa
1 minuto di lettura

Il legislatore nazionale, al fine di incentivare la ripresa del turismo nel nostro Paese da parte degli italiani dopo il periodo di crisi economica legata al Covid-19, ha previsto, con il decreto Rilancio, il tax credit vacanze, ossia un bonus riconosciuto a chi (cittadino italiano) decida di spendere le proprie vacanze nel nostro bel Paese.

Si tratta di un beneficio fruibile dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2020 nella misura dell’80% sotto forma di sconto in fattura concesso direttamente dalla struttura ricettiva presso la quale si alloggia e per il restante 20% come detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi (Modello 730/2021 o Modello Redditi Pf/2021).

Il diritto a goderne è legato al valore ISEE del nucleo familiare (non deve essere superiore a 40.000 euro) e l’importo varia a seconda della composizione del nucleo (si va dai 500 euro per famiglie composte da più di 2 persone, ai 300 euro per nuclei con due persone, per finire a 150 euro per i single). Si attende, comunque, il provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate.

Il sostegno proviene anche dalle singole regioni

Ad ogni modo, con lo stesso intento del legislatore nazionale, anche le singole regioni, non ritenendo sufficiente il bonus vacanze, stanno provvedendo autonomamente nel dare sostegno alle imprese turistiche locali. Così ad esempio la Regione Abruzzo ha previsto prestiti agevolati per alberghi, alloggi, campeggi, ristoranti, catering, agenzie di viaggi, tour operator e simili, che non sono rientrati nel prestito con garanzia statale dei 25.000 euro previsto dal decreto Liquiditi.

Oppure si pensi alla Regione Emilia Romagna che ha istituito un fondo di 25mln di euro per contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati da destinare alla ristrutturazione di immobili e aree destinate all’ospitalità. La stessa regione ha anche stanziato un fondo da 3mln di euro da destinare come contributo a fondo perduto cui possono accedere le strutture ricettive per l’acquisto di materiale e dispositivi anti Covid-19.

Anche la Regione Lazio con DGR n. 239 del 08/05/2020 ha delineato lo stanziamento totale di 20mln di euro ripartiti su tre misure, ossia:

  • bonus contributo a fondo perduto a favore delle Strutture ricettive gestite in forma imprenditoriale (Alberghi o hotel 4 e 5 stelle – 8.000,00 euro; Alberghi o hotel 3 stelle – 6.000,00 euro; Alberghi o hotel 1 e 2 stelle – 4.000,00 euro; Residenze Turistiche Alberghiere o Residence, Hostel o Ostelli, Campeggi e Villaggi Turistici – 3.000,00 euro; Country house o Residenze di campagna e Affittacamere o Guest house – 1.000,00 euro);
  • bonus contributo a fondo perduto di 1.500 euro a favore delle Agenzie di viaggi e turismo del Lazio
  • bonus contributo a favore di Strutture ricettive Extralberghiere del Lazio, gestite in forma prevalentemente non imprenditoriale (l’importo è di 600 euro per Case e Appartamenti per vacanze; Bed & Breakfast; Ostelli per la gioventù; Case per ferie; Rifugi montani e Rifugi escursionistici e Casa del camminatore).

Ad ogni modo per conoscere tutte le misure di sostegno previste dalle singole regioni si consiglia di consultare i loro siti istituzionali.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Aziende dove si lavora meglio
Articolo precedente

I guadagni delle multinazionali durante il coronavirus: top e flop

assegno-divorzio
Articolo seguente

Il Covid-19 costringe a rivedere l’assegno all’ex coniuge