Il bonus vacanze nel 2021 potrà essere speso anche per l’acquisto di pacchetti turistici. Ma cosa significa?
Ricordiamo che la novità è prevista nel decreto Sostegni bis, con una norma ad hoc inserita nella fase di conversione in legge.
Il bonus vacanze
Il bonus vacanze è stato previsto dal decreto Rilancio come misura di sostegno per la ripresa del turismo fortemente colpito dalle conseguenze legate all’emergenza Covid-19.
Si tratta di un voucher spettante a nuclei familiari con ISEE pari o inferiore a 40.000 euro.
- 500 euro per nucleo composto da tre o più persone
- 300 euro da due persone
- 150 euro da una persona.
La richiesta andava fatta tramite l’app IO entro il 31 dicembre 2020 ed è spendibile nel periodo 1° luglio 2020 – 31 dicembre 2021, per soggiorni in Italia
Dove spendere il bonus vacanze nel 2021
Nel 2020, il bonus era spendile solo ed esclusivamente direttamente presso la struttura ricettiva in cui si effettuava il soggiorno (alberghi, agriturismi, ecc.).
Nel 2021 il legislatore ha aperto il bonus vacanze anche alle agenzie di viaggio e tour operator. Questo significa che il bonus può essere speso anche direttamente in agenzia. Ora il decreto Sostegni bis lo estende anche ai pacchetti turistici ossia all’acquisto di pacchetti che includono ad esempio viaggio, soggiorno, escursioni, ecc. sempreché il tutto si svolga nel nostro Paese.
Quindi, riepilogando, nel 2021, il bonus vacanze può essere speso:
- direttamente presso la struttura (in Italia)
- in agenzia di viaggio o dal tour operator (in Italia)
- per l’acquisto di pacchetti turistici (per vacanze da farsi in Italia).
Ricordiamo, infine, come è speso il bonus. In dettaglio:
- per l’80% del suo valore è concesso nella forma dello sconto in fattura sul costo del servizio
- l’altro 20% dell’importo è goduto nella forma della detrazione fiscale nel Modello 730 o Modello Redditi.
Potrebbero anche interessarti:
- Bonus vacanze, se la fattura è intestata al coniuge a carico: le regole per non perdere la detrazione
- Bonus vacanze, come pagare la fattura: pagamento tracciabile o contanti?