Bonus verde: anche per gli immobili ad uso promiscuo

La detrazione del 36% spetterà solo sul 50% della spesa sostenuta tramite strumenti tracciabili.
4 anni fa
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Il bonus verde al 36% può essere richiesto anche per gli immobili ad uso promiscuo ossia utilizzati sia ai fini abitativi che per la propria attività d’impresa, arti o professione.

 

Tuttavia, in tali casi, il 36% non spetterà sulla spesa intera ma solo sulla metà della stessa. Fermo restando il limite max di spesa agevolabile pari a 5.000 euro.

 

Ecco quanto il bonus verde può essere richiesto anche per gli immobili ad uso promiscuo.

Il bonus verde: gli interventi detraibili

Ad introdurre il bonus verde è stata la Legge n°205/2017, Legge di bilancio 2018.

 

Il bonus verde consiste in una detrazione Irpef del 36% delle spese sostenute per la sistemazioni dei giardini e dell’area ad essi circostante.

 

In particolare, è agevolabile al 36%:

 

  • la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
  • la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

 

Sono altresì detraibili le spese di progettazione e manutenzione se connesse all’esecuzione di questi interventi.

 

Nella circolare 19/e 2020, è stato chiarito che:

sono agevolabili le opere che si inseriscono in un intervento relativo all’intero giardino o area interessata, consistente nella sistemazione a verde ex novo o nel radicale rinnovamento dell’esistente. E’ pertanto agevolabile l’intervento di sistemazione a verde nel suo complesso, comprensivo delle opere necessarie alla sua realizzazione e non il solo acquisto di piante o altro materiale.

La detrazione non spetta per le spese sostenute per:

 

  • la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti non connessa ad un intervento innovativo o modificativo nei termini sopra indicati;
  • i lavori in economia (con alcune precisazioni).

 

Il bonus verde può essere richiesto anche per più anni successivi.

 

Ad ogni modo, la detrazione del 36% può essere calcolata su una spesa massima di 5.000 €.

La detrazione avviene per quote annuali di pari importo. Dieci quote annuali per la precisione.

 

La prossima Legge di bilancio dovrebbe confermare il bonus anche per il 2021.

Il bonus verde: anche per gli immobili ad uso promiscuo

E’ lecito chieresi se il bonus verde possa essere richiesto anche per gli immobili ad uso promiscuo ossia utilizzati sia ai fini abitativi che per la propria attività d’impresa, arti o professione.

 

Ebbene, la risposta è affermativa, valgono le regole previste in materia di lavori di ristrutturazione e superbonus 110%.

 

Infatti come da articolo 16-bis del DPR 917/86, TUIR,

 

se gli interventi di cui al comma 1 sono realizzati su unita’ immobiliari residenziali adibite promiscuamente all’esercizio dell’arte o della professione, ovvero all’esercizio dell’attivita’ commerciale, la detrazione spettante e’ ridotta al 50 per cento.

 

Dunque la detrazione del 36% può essere calcolata solo sulla metà della spesa.

 

Ad esempio, se sostengo una spesa pari a 2.500 euro, la detrazione max spettante sarà pari a 450 euro ossia 1250 € *36%.

 

Anche per gli immobili ad uso promiscuo, i lavori devono essere pagati tramite strumenti tracciabili.

 

Ad esempio sono considerati idonei ai fini del bonus:

 

  • gli assegni bancari, postali o circolari non trasferibili,
  • carte di credito,
  • bancomat,
  • bonifici,
  • ecc.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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