Il bonus verde 2018 non riguarda solo, banalmente, vasi e piante o fiori in terrazzo, sul balcone o in giardino. Abbiamo già precisato che vi rientrano più in generale interventi di miglioria in chiave green, ad esempio gli impianti di irrigazione. Il testo della Legge di Bilancio, negli articoli dedicati al bonus verde 2018, fa riferimento esplicito a coperture verdi e giardini pensili. Questo, come abbiamo dedotto dal contenuto di alcuni quesiti che ci sono giunti via email, sembra aver determinato una certa confusione per i non addetti ai lavori.
Il bonus verde 2018 copre interventi di copertura di terrazzi?
Non significa che chiunque voglia mettere in balcone o in terrazza una tettoia potrà usufruire del bonus verde. La detrazione pari al 36% per una spesa massima di 5.000 euro infatti è applicabile a coperture verdi e giardini pensili (privati o condominiali indistintamente).
Che cos’è un tetto verde
Il tetto verde non serve solo a copertura della superficie ma contribuisce al bilancio energetico e al rapporto ossigeno-anidride carbonica nell’atmosfera. Aldilà dell’aspetto estetico e funzionale di copertura quindi, per avere diritto al bonus verde, occorre un intervento di impatto ambientale.
La progettazione di coperture a verde e giardini pensili (che consistono in prati su tetti e terrazzi) richiede l’intervento di un tecnico. La relativa spesa, da quest’anno, può dunque essere portata, in tutto o in parte in base al limite previsto e sopra citato, in detrazione con il bonus verde 2018.
Bonus ristrutturazioni e risanamento: regole per verande, tettoie e coperture esterne in generale
Interventi di rifacimento tetto, solai, verande e coperture esterne in genere, qualora non abbiano a che fare con il verde, possono beneficiare del bonus ristrutturazione o, in alcuni casi che vedremo, di quello risanamento.
Rientrano nel bonus ristrutturazioni interventi su:
– sostituzione delle tegole con altre di materiale e/o forma diverse da quelle preesistenti;
– rifacimento completo del terrazzo con caratteristiche diverse da quelle preesistenti (dimensioni o piano);
– sostituzione dell’intera copertura del tetto e modifica della pendenza delle falde con o senza aumento di volume;
– sostituzione travi del tetto;
– trasformazione di balcone in veranda.
Supponiamo infine il caso dell’installazione di una pensilina o una pergola/tettoia addossata all’edificio per problemi dovuti ad agenti atmosferici e, quindi, necessari per il risanamento dell’edificio. Rientrando in questa categoria di interventi viene riconosciuta la detrazione Irpef del 50%.
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