Bonus verde all’ultimo giorno di vita: stop dal 2025 all’incentivo fiscale

Il bonus verde, incentivo chiave per la sostenibilità abitativa, termina con il 2024, lasciando un vuoto nelle politiche ecologiche italiane
3 giorni fa
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bonus verde
Foto © Investireoggi

Nel panorama delle agevolazioni fiscali italiane, il bonus verde si è distinto come uno strumento fondamentale per promuovere pratiche eco-sostenibili nell’ambito delle abitazioni.

Tuttavia, con l’approvazione definitiva della manovra di bilancio 2025 da parte di Camera e Senato, non c’è più futuro per questo incentivo. Salvo interventi legislativi successivi, il bonus verde si interrompe con le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024.

Bonus verde: un incentivo nato per promuovere la sostenibilità

Introdotto per la prima volta nel 2018, il bonus verde ha rappresentato un’importante spinta verso la valorizzazione e il miglioramento degli spazi verdi privati e condominiali.

L’agevolazione fiscale offre una detrazione del 36% su una serie di interventi mirati, distribuita in dieci rate annuali di pari importo. Tra le spese ammissibili rientrano sia la realizzazione ex novo di giardini, terrazzi o coperture verdi, sia la ristrutturazione di aree già esistenti.

Grazie alla sua portata, il bonus verde ha sostenuto un numero crescente di famiglie e condomini nella scelta di investire in soluzioni verdi, incentivando la creazione di ambienti più salutari e contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale. Questo incentivo non è solo un vantaggio per i proprietari immobiliari, ma anche un motore di crescita per i settori del giardinaggio, del design paesaggistico e delle tecnologie eco-sostenibili.

Le regole dell’incentivo

Per poter beneficiare del bonus verde, è necessario rispettare alcune condizioni. In primo luogo, le spese devono essere sostenute attraverso metodi di pagamento tracciabili, come bonifici, assegni o carte di credito. Questo requisito è stato introdotto per garantire la massima trasparenza nelle transazioni, escludendo la possibilità di effettuare pagamenti in contanti. Non serve bonifico parlante. L’importo massimo detraibile è di 1.800 euro, calcolato su una spesa massima di 5.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Un aspetto importante da considerare è che il bonus non consente l’utilizzo di opzioni alternative come lo sconto in fattura o la cessione del credito, modalità invece previste per altri tipi di incentivi fiscali legati all’edilizia.

Una misura temporanea: il bonus verde, la fine di un’era

Nonostante il suo successo, il bonus verde è stato introdotto come misura temporanea. Negli anni, la sua validità è stata prorogata, a dimostrazione dell’importante impatto che ha avuto nella promozione di iniziative verdi. L’ultima estensione permette di usufruire dell’agevolazione per le spese effettuate fino al 31 dicembre 2024.

Oltre questa data, però, il bonus verde si ferma, almeno per ora. La manovra finanziaria del 2025, che ha dato un nuovo volto ai bonus edilizi, non ha incluso una proroga per questo beneficio fiscale.

Questa decisione segna un punto di svolta nelle politiche fiscali italiane legate alla sostenibilità ambientale. Mentre altri bonus edilizi hanno subito modifiche o sono stati riproposti in una nuova veste, il bonus verde è giunto al termine del suo ciclo.

Opportunità per un futuro sostenibile

L’assenza di una proroga del bonus verde rappresenta una sfida per il settore della sostenibilità domestica. Gli investimenti in soluzioni verdi e nella valorizzazione degli spazi all’aperto non sono solo un miglioramento estetico, ma anche un contributo concreto alla qualità della vita e alla riduzione delle emissioni di CO₂.

La possibilità di detrarre parte delle spese ha reso questi interventi accessibili a una platea più ampia, aumentando la sensibilità ambientale dei cittadini italiani.

Nonostante la mancanza di continuità del bonus verde nella legge di bilancio 2025, resta la speranza che nuove misure vengano introdotte per sostenere chi desidera investire in soluzioni eco-compatibili. L’attenzione per il verde e la sostenibilità non è una tendenza passeggera, ma una necessità imposta dall’evoluzione climatica e dalla crescente urbanizzazione.

Riassumendo

  • Fine del bonus verde: incentivo valido fino al 31 dicembre 2024, senza proroga futura.
  • Introduzione e scopo: nato nel 2018 per promuovere spazi verdi privati e condominiali.
  • Detrazione fiscale: deduzione del 36%, massimo 1.800 euro, su spese tracciabili fino a 5.000 euro.
  • Pagamenti tracciabili: bonifici, assegni o carte richiesti; esclusi contanti, sconto in fattura e cessione credito.
  • Impatto positivo: incentivata la sostenibilità abitativa e il settore eco-sostenibile negli anni.
  • Prospettive future: Necessario ripensare incentivi per continuare a sostenere la transizione ecologica.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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