Bonus viaggi 2022: come funziona e a chi spetta il Digitour a sostegno del turismo

Le domande di accesso al bonus viaggi, noto anche come Digitour, possono presentarsi fino al 4 aprile 2022
3 anni fa
1 minuto di lettura
Bonus viaggi 2022: come funziona e a chi spetta il Digitour a sostegno del turismo

Aperta la procedura web per la presentazione delle domande di accesso al bonus viaggi 20220, noto anche come “Digitour”.

In sintesi, si tratta di un credito d’imposta per investimenti in sviluppo digitale di agenzie di viaggio tour operator. E’ concesso dal Ministero del Turismo e gestito da Invitalia. A questo scopo sono destinate risorse per 98 milioni di euro.

Bonus viaggi 2022: importo e requisiti

Il bonus viaggi in commento può essere concesso fino al 50% delle spese ammissibili e fino ad un importo massimo di 25.000 euro.

E’ utilizzabile in compensazione oppure è cedibile, in tutto o in parte, a terzi (banche e intermediari finanziari).

Diventa disponibile dopo l’autorizzazione rilasciata da Invitalia e non è cumulabile con nessun’altra agevolazione prevista per le stesse spese.

In merito ai beneficiari, possono farvi accesso esclusivamente le agenzie di viaggio e tour operator. E’ necessario che tali soggetti rispettino congiuntamente i seguenti requisiti:

  • iscrizione al registro delle imprese
  • avere come codice ATECO uno o più dei seguenti
    • 79.1
    • 79.11
    • 79.12
  • sede operativa attiva sul territorio italiano
  • essere in regola con il versamento dei contributi (DURC regolare)
  • essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse
  • non trovarsi in stato di fallimento o di liquidazione, anche volontaria.

Come fare domanda

Per accedere al bonus viaggi 2022 è necessario presentare domanda attraverso l’apposita piattaforma web di Invitalia. La procedura è aperta dalle ore 12 dello scorso 4 marzo 2022 e si chiuderà (salvo proroghe) alle ore 17:00 del 4 aprile 2022.

Per l’accesso è necessario identificarsi con credenziali SPID, CIE o CNS. E’ indispensabile disporre anche di firma digitale e di indirizzo PEC. Le richieste sono esaminate secondo l’ordine cronologico di arrivo. Bisogna poi presentare richiesta di autorizzazione alla fruizione (non sono ancora note le date da quando ciò potrà avvenire).

Potrebbe anche interessarti:

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Ape Sociale, quali lavoratori devono aspettare 5 anni per vedere questi soldi

pensioni
Articolo seguente

Il datore di lavoro può aiutarti ad andare in pensione prima: il ruolo nella domanda di Quota 102