Fra i vari bonus che lo Stato propone per incentivare gli acquisti, spunta anche il Bonus Vista. Una misura atta a tutelare la salute di lavoratori e persone in difficoltà economiche e, allo stesso tempo, a rilanciare le vendite.
Il Bonus Vista nasce così dall’intento di incentivare il cittadino alla protezione della propria vista, messa a dura prova dal frequente uso di dispositivi tecnologici durante i lockdown. Si vuole evitare che i sacrifici effettuati da molti cittadini, costretti a lavorare in smart working, non determinino una compromissione del diritto alla salute.
L’incentivo consentirà altresì di incrementare le vendite dei centri ottici. Negozi che a seguito delle misure restrittive imposte durante il lockdown hanno fortemente ridotto i propri incassi.
Bonus Vista, plafond limitato e Isee
La Commissione Bilancio ha approvato l’emendamento istitutivo del Bonus Vista per l’acquisto di occhiali da vista e lenti a contatto per le fasce di reddito meno abbienti proposto da Commissione Difesa Vista Onlus.
L’emendamento – spiega una nota – è a prima firma di Paolo Russo (FI), e prevede uno stanziamento di 5 milioni l’anno, dal 2021 al 2023. Fondi che serviranno per l’erogazione di un voucher di 50 euro per l’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto. Strumenti a favore dei membri dei nuclei familiari in una condizione economica corrispondente ad un valore Isee non superiore a 10.000 euro.
L’approvazione del Bonus Vista rappresenta un ottimo risultato e un importante primo segnale per il settore dell’occhialeria. La riformulazione dell’emendamento, infatti, ha trasformato il carattere emergenziale della proposta in strutturale. Rendendo il bonus disponibile per un triennio, grazie alla costituzione di un fondo specifico denominato “fondo tutela vista”.
Bonus Vista solo dopo decreto del Mef
Il risultato ottenuto è frutto della costruzione di un dialogo strutturato e costante con i referenti parlamentari.
Nella fase di implementazione la misura sarà disciplinata da un decreto attuativo del Ministero della Salute di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. Verranno definite le modalità e i termini per l’erogazione del beneficio.
“La misura – spiega Russo che è medico oculista – non è solo un aiuto economico a chi ha meno, ma afferma il principio importante della prossimità nei confronti dei cittadini più deboli. In più spiana la strada alla battaglia che, con l’intergruppo parlamentare per la tutela della vista che ho l’onore di presiedere, stiamo portando avanti per fare in modo che le patologie a carico degli occhi siano a carico del sistema sanitario nazionale”.