Bonus ZES unica. Investimenti con limiti precisi 

Sono agevolati gli investimenti Zes realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 mln di euro
1 anno fa
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Investimenti ZES
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Il nuovo credito d’imposta previsto in favore delle imprese della ZES Unica da parte del DL 124/2023, c.d. decreto Sud, va in parte a riprendere le impostazioni del già collaudato Bonus Sud. Tuttavia, questa volta il legislatore ha definito più nello specifico, i limiti degli investimenti agevolabili con il nuovo bonus. Infatti, ciascun progetto di investimento non può essere aver un valore superiore a 100 milioni di euro. Inoltre è prevista anche una soglia minima di investimento.

Vediamo nello specifico quali sono i limiti previsti dal Governo per le imprese che nel 2024 vorranno sfruttare il nuovo bonus Zes.

Il bonus investimenti nella zone ZES

L’art.16 del decreto Sud, attiva un nuovo credito d’imposta per le imprese della nuova ZES Unica.

Il nuovo bonus ZES,  nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato, spetta alle imprese che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali  destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna Molise e Abruzzo.

In particolare, sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale (vedi articolo 2, punti 49, 50 e 51, del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di:

  • nuovi macchinari,
  • impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive gia’ esistenti o che vengono impiantate nel territorio ZES,
  • nonche’ all’acquisto di terreni e
  • all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.

Non possono sfruttare la nuovo agevolazione, i soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti, esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti, e delle relative infrastrutture.

Sono inoltre esclusi i settori della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo.

L’agevolazione, altresì, non si applica alle imprese che si trovano in stato di liquidazione.

Bonus investimenti ZES unica. Investimenti con limiti precisi

Il bonus che riprende in parte l’attuale Bonus Sud, spetta  nella misura massima consentita dalla medesima Carta degli aiuti a finalita’ regionale 2022-2027 .

Tuttavia, gli investimenti sono soggetti ad una serie di limiti oggettivi.

In particolare, il bonus è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni agevolabili:

  • realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024; 
  • nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro.

Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni; tale costo non comprende le spese di manutenzione. Non sono agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 200.000 euro.

Il valore dei terreni e degli immobili non puo’ superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.

Dunque, si tratta di limiti ben precisi.

Ipotesi di recapture del credito d’imposta ZES

Il decreto Sud in esame prevede delle ipotesi al verificarsi delle quali, il bonus deve essere restituito. Tecnicamente si parla di “recapture”.

In particolare:

  • se i beni oggetto dell’agevolazione non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione,
  • il credito d’imposta e’ rideterminato escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni non entrati in funzione.

Ancora,  se entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione, i beni sono dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalita’ estranee all’esercizio dell’impresa ovvero destinati a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione, il credito d’imposta e’ rideterminato.  Escludendo dagli investimenti agevolati il costo dei beni anzidetti.

Per i beni acquisiti in locazione finanziaria, le disposizioni in parola si applicano anche se non viene esercitato il riscatto.

Il credito d’imposta indebitamente utilizzato rispetto all’importo rideterminato e’ restituito mediante versamento diretto.

Il versamento dovrà essere eseguito entro il termine stabilito per il versamento a saldo dell’imposta sui redditi dovuta per il periodo d’imposta in cui si verificano le ipotesi ivi indicate.

Riassumendo.

  • Il nuovo decreto Sud prevede uno specifico credito d’imposta per le imprese della ZES;
  • ai fini del bonus, ogni progetto di investimento non può essere superiore a 100 mln di euro;
  • non sono agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 200.000 euro.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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