La Commissione europea ha bastonato Booking.com, la nota piattaforma usata per prenotare hotel e alloggi in tutto il mondo. Nel mirino, in particolare, è finito il noto slogan “Prenota subito, è l’ultima camera disponibile” usato da molti siti di prenotazione di hotel per spingere il cliente ad effettuare la prenotazione. Secondo l’Ue, però, la maggior parte di questi annunci sarebbero manipolatori. Vediamo perché.
Booking dovrà proporre offerte reali
Il 20 dicembre la Commissione ha bacchettato Booking e ora il colosso olandese ha firmato un accordo che la costringerà a proporre offerte reali a partire da giugno 2020.
Nuove regole dall’estate 2020
Da quella data, insomma, Booking dovrà rendere chiaro a tutti gli utenti che, ad esempio, la frase “ultima camera disponibile!” si riferisce esclusivamente all’offerta presente sulla piattaforma e non in genere. Booking dovrà poi evitare di presentare offerte a tempo limitato se poi lo stesso prezzo sarà ancora presente una volta terminata l’offerta. Booking dovrà anche rendere chiaro quando un confronto dei prezzi dipende da circostanze diverse e non da uno sconto specifico, dovrà anche garantire che i prezzi presentati come sconto rappresentino davvero un risparmio per i clienti. Come scrive Business Insider poi Booking dovrà anche “Visualizzare il prezzo totale che i consumatori dovranno pagare in modo chiaro e rilevante”.
Queste modifiche dovranno essere operative entro luglio 2020 come ha sottolineato Didier Reynders, Commissario europeo alla giustizia e ai consumatori: “In quanto leader del mercato, è vitale che società come Booking.com si assumano le proprie responsabilità assicurando che non ci siano tecniche manipolatorie dietro i sistemi di prenotazione, come fare pressione sugli utenti oppure presentare in modo sbagliato gli sconti”.
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