Booking.com cambia: annunci più trasparenti dopo un’indagine dell’Unione Europea

L’Unione Europea ha chiesto a Booking di presentare un confronto prezzi più trasparente per i propri clienti.
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5 anni fa
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Viaggi estero covid

Il noto portale di viaggi Booking.com mostrerà annunci più trasparenti nel prossimo futuro. La decisione a seguito di un’indagine condotta dall’Unione Europea, che ha evidenziato alcuni claim falsi e ingannevoli presenti all’interno delle pagine di Booking. Il sito ha tempo fino al prossimo 16 giugno per mettersi in regola con le disposizioni ricevute dalla Commissione europea. Di seguito le modifiche richieste da parte dell’Ue e delle autorità nazionali di protezione dei consumatori, che hanno l’obiettivo di rendere più trasparente agli occhi dei viaggiatori il funzionamento della piattaforma.

Cosa cambia in concreto su Booking.com

Ultima camera disponibile – Il portale web Booking.com dovrà sottolineare che la dicitura Ultima camera disponibile si riferisce alla tipologia di camera oggetto dell’offerta e non dell’intero hotel.

Offerta a tempo limitato – Spesso i viaggiatori sono di fronte a offerte a tempo limitato, convinti che il prezzo conveniente sia destinato a svanire una volta scaduta la proposta. In realtà, Booking.com era solito riproporre lo stesso prezzo anche una volta scaduta l’offerta. L’Ue ha invitato il portale a non presentare più un’offerta con questa dicitura, se in seguito verrà applicato lo stesso prezzo senza più la scritta Offerta a tempo limitato.

Confronto prezzi – L’Unione Europea ha chiesto a Booking di presentare un confronto prezzi più trasparente per i propri clienti, indicando chiaramente quando questo prenda in considerazione fattori particolari come ad esempio le diverse date di soggiorno.

Risparmio effettivo – Booking.com è chiamato a fornire prove concrete che il risparmio sponsorizzato sul sito e generato dal confronto prezzi sia realmente effettivo. Inoltre, il portale di viaggio online deve d’ora in avanti specificare chiaramente se l’offerta è di un host professionista o privato.

Costo finale – Un altro punto chiave è rappresentato dall’indicazione di tutte le spese che concorrono al costo finale, incluse le tasse di soggiorno e altri oneri previsti dalla struttura ricettiva.

Leggi anche: Booking bacchettata dalla Ue: ‘annunci ingannevoli nelle prenotazioni’

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