Bper ha acquistato filiali di Intesa Sanpaolo, i numeri

L'acquisto da parte di Bper di filiali di Intesa Sanpaolo, ecco i numeri dell'acquisizione.
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4 anni fa
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Bper ha acquistato filiali di Intesa Sanpaolo, i numeri

Bper (Banca Popolare Emilia Romagna) ha acquistato 624 filiali da Intesa Sanpaolo, dopo che l’istituto di credito con sede a Torino aveva in precedenza comprato Ubi. In totale, delle 624 filiali interessate dall’acquisizione, 587 appartenevano alla rete Ubi, le altre 37 invece a Intesa Sanpaolo. Per quanto riguarda invece i dipendenti, l’operazione coinvolge in tutto 5.107 lavoratori: 4.727 della rete Ubi, 295 di Intesa Sanpaolo, più altre 85 risorse provenienti sempre da Ubi. Come confermato da Domenico Iodice, segretario nazionale di First Cisl, per l’Italia si tratta di un accordo inedito, che assicura stabilità al settore mettendo in sicurezza i diritti collettivi e individuali.

La reazione dei sindacati

I sindacati applaudono all’operazione portata avanti da Bper, come si apprende dalle dichiarazioni rilasciate dai segretari nazionali del sindacato First Cisl. Al commento positivo di Domenico Iodice, infatti, si aggiunge anche la soddisfazione espressa dai colleghi Mario Garcea e Mauro Incletolli. Il primo sottolinea come l’acquisizione delle filiali di Intesa Sanpaolo da parte di Bper porterà la Banca Popolare dell’Emilia Romagna a crescere in particolare nelle regioni Lombardia e Marche, dove si punterà a sviluppare anche la rete fisica dei sportelli.

Trattamenti economici dei dipendenti

Incletolli sposta invece l’attenzione sui trattamenti economici per i dipendenti, assicurando che essi verranno salvaguardati per tutto il 2021, per effetto di una moratoria. Queste, nel dettaglio, le dichiarazioni pronunciate dal segretario nazionale di First Cisl: “Vengono salvaguardati i trattamenti economici, anche – spiega Incletolli – in chiave di futura armonizzazione, compreso il valore della contribuzione aziendale per previdenza e assistenza”. In conclusione, il sindacalista afferma quanto segue: “È prevista una moratoria almeno fino al termine del 2021 di tutti gli altri trattamenti normativi derivanti – conclude – dai contratti aziendali di provenienza, sia di Ubi sia di Isp (Intesa Sanpaolo, ndr).

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