I bracciali di Amazon hanno creato un polverone senza precedenti ma il controllo a distanza della produttività dei dipendenti non è affatto una novità, bracciale e non. Nel corso degli anni sono state diverse le aziende che hanno pensato a sistemi elettronici per gestire la produttività dei dipendenti, sicuro con meno polemiche rispetto a quelle suscitate da Amazon.
Altro che Amazon e i bracciali
Alcuni anni fa, ad esempio, alcuni baristi e cassieri dell’area di servizio My Chef furono protagonisti di una sperimentazione con microchip, la Obi pensò di dotare i dipendenti di un braccialetto cercapersone che suonava ogni volta che qualcuno chiedeva assistenza, una cosa simile accade per la catena Leroy Merlin secondo quanto riporta Il Corriere.
Amazon: che cos’è il bracciale elettronico che controllerà i dipendenti
Il sindacato infatti si era detto contrario poiché “serve a controllare a distanza i lavoratori”. Una denuncia simile giunge dall’Usb, secondo cui molte cassiere dei supermercati indosserebbero già questo tipo di bracciale anche se invisibile. Il tutto per controllare la produttività oraria di una cassiera. All’Adnkronos, interpellata dal sindacato, una cassiera di un supermercato ha dichiarato: “Ieri mi è stata controllata la media cassa a fine turno. La responsabile sostiene che dobbiamo avere una media superiore ai 27 articoli battuti al minuto, più stai in cassa, infatti, più ci sono tempi ‘morti’ da smaltire e se non sei abbastanza celere da stoppare lo scontrino con il tastino #enter, la media si abbassa inesorabilmente”.