Brexit: Gran Bretagna fuori anche da Erasmus

Niente più Erasmus per la Gran Bretagna dopo la Brexit. Studiare a Oxford o Cambridge diventa un lusso per pochi.
4 anni fa
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Niente più progetti Erasmus in Gran Bretagna. Con l’uscita del Regno Unito dalla Ue, cambiano anche le regole per gli studenti che si recano oltre manica per motivi di studio.

Interessati molti italiani che hanno sempre considerato le università inglesi al top della gamma per imparare la lingua e per seguire approfonditi programmi di studio. Andare oltre Manica a studiare dal 2021 sarà più complicato e oneroso.

Sono gli effetti della Brexit che si traducono in particolar modo sugli spostamenti delle persone da e per la Gran Bretagna.

Così anche il programma di mobilità studentesca dell’Unione europea nato nel 1987 diventerà più complicato.

Programma Erasmus, serve il passaporto

Poiché la svolta più immediata delle Brexit riguarderà gli spostamenti, ne deriva che il programma Erasmus nel Regno Unito necessità di autorizzazioni. Dal 2021 la libertà di movimento cessa di esistere e per recarsi a Londra a studiare o semplicemente per seguire corsi estivi di apprendimento della lingua inglese servirà il passaporto.

Se poi ci si intrattiene più di tre mesi, occorrerà anche il visto per motivi di studio. I permessi saranno rilasciati al pari di quelli che l’Ue concede agli immigrati per motivi di studio e lavoro. Ma non è tutto. I consolati torneranno a controllare anche chi si reca in Gran Bretagna per motivi di studio.

Non basterà più aderire al progetto Erasmus, bisognerà anche dichiarare dove si andrà a vivere, quali mezzi di sostentamento si possiedono e perché si sceglie la Gran Bretagna come meta di studio.

Infine, non tutti potranno più recarsi liberamente oltre Manica per motivi di studio. Saranno riservate delle quote limitate per ciascun Paese straniero con liste di priorità legate al reddito disponibile (minimo 25.600 sterline).

I costi

Partecipare a un programma Erasmus in Inghilterra diventa un lusso. Mentre prima i costi erano ripartiti fra studenti e amministrazioni universitarie, ora tutto è a carico degli studenti.

Così, frequentare per un anno un corso di studi universitario in Gran Bretagna costerà mediamente 30.000 euro per anno accademico, senza considerare i costi di vitto e alloggio, notoriamente molto cari.

Chi sogna Oxford e Cambridge o una delle tante altre università britanniche dove le presenze italiane sono una costante consolidata, dovrà fare bene i conti. Soltanto i più facoltosi potranno quindi permettersi di andare oltre Manica per partecipare a un progetto Erasmus. Occorrerà inoltre disporre di una assicurazione contro malattie e infortuni. Se infatti fino al 2020 fa far parte dell’Europea era garanzia di assistenza sanitaria, dal 2021 le cose cambieranno.

Chi è già residente in Gran Bretagna

Quanto a coloro che sono già residenti sull’isola (circa 4 milioni di europei, inclusi oltre 700.000 italiani), il mantenimento dei diritti pre Brexit resta soggetto all’iscrizione, al più tardi entro giugno 2021, nel registro del cosiddetto Eu Settlement Scheme, istituito in forma digitale presso l’Home Office a tutela di un trattamento equiparato a quello dei cittadini britannici.

Chi sta frequentando un progetto Erasmus potrà quindi portarlo a compimento ma poi dovrà rientrare in Italia.

Londra fuori dal programma Erasmus

Infine la Gran Bretagna ha annunciato di voler uscire dal programma Erasmus di scambi fra studenti europei, considerato troppo oneroso dal governo di Boris Johnson. Tale programma è stato utilizzato finora più dai ragazzi continentali per periodi di studio sull’isola che non dai giovani britannici attratti dagli atenei dei Paesi Ue.

Un programma che Londra ha annunciato di voler sostituire con un nuovo schema di scambi globali, allargato agli atenei americani o asiatici, e intitolato al matematico inglese Alan Turing (colui che svelò i segreti dei cifrari tedeschi di Enigma durante la Seconda Guerra Mondiale). Programma per il quale il ministro dell’Istruzione, Gavin Williamson, ha promesso uno stanziamento iniziale da 100 milioni di sterline, in grado di coprire dall’anno prossimo i costi di soggiorni di studio globali a 35.000 studenti isolani, contro i 15.000 circa dell’ultimo Erasmus.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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