Dopo la pubblicazione dei verbali relativi all’ultima riunione della Federal Reserve, i rendimenti obbligazionari negli Stati Uniti sono saliti ai massimi da sedici anni. Il T-bond a 10 anni ha superato il 4,30%. E pensare che nel 2020 fosse sceso allo 0,50%. E nel mese di aprile rendeva meno del 3,30%. La banca centrale americana ha espresso preoccupazione per l’inflazione persistentemente sopra il target, un fatto che ha spinto il mercato a credere che la stretta monetaria presso la prima economia mondiale non sia finita.
L’attuale “benchmark” decennale italiano ha scadenza 1 novembre 2033 e offre cedola fissa lorda del 4,35% (ISIN: IT0005544082). Ieri, il bond si acquistava esattamente alla pari sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana. Nella mattinata odierna, la quotazione si mostra in rialzo. A questo punto bisogna chiedersi se sia opportuno entrare sul mercato adesso per investire sul BTp a 10 anni o se converrebbe lasciar perdere e rinviare l’acquisto.
Quotazione e rendimenti
Nel caso in cui i rendimenti obbligazionari proseguissero l’ascesa, i prezzi scenderebbero. Viceversa, se ripiegassero, i prezzi salirebbero. Facciamo una doppia simulazione. Immaginiamo che da qui ad un anno il BTp a 10 anni offra il 5%. Rispetto ai livelli attuali, la quotazione scenderebbe del 5% e si porterebbe in area 95 centesimi. L’obbligazionista, tuttavia, incasserebbe nel frattempo una cedola annuale del 4,35%. Tutto sommato, accuserebbe una perdita complessiva inferiore all’1%.
E veniamo allo scenario opposto. Cosa accadrebbe se il BTp a 10 anni tra un anno rendesse il 3,50%? La quotazione si apprezzerebbe grosso modo del 5%. Considerata la cedola, l’obbligazionista avrà maturato un ricavo virtuale prossimo alla doppia cifra. Dunque, da un lato il rischio di una perdita nominale quasi nulla, dall’altro la potenzialità di un guadagno sopra il 9%. Ovviamente, se decidessimo di portare a scadenza il bond, i prezzi da qui alla data del rimborso non avrebbero alcuna rilevanza.
BTp 10 anni, rendimento netto reale atteso positivo
Il rendimento netto del BTp a 10 anni in questa fase si aggira intorno al 3,80%. Detratta l’inflazione italiana attesa sotto il 2% per il medio-lungo termine, il rendimento netto reale resterebbe positivo di circa il 2% nella media del decennio. Anche da questo punto di vista l’investimento si rivelerebbe interessante. Ricordiamoci che stiamo parlando di un bond con rischio di credito sostanzialmente nullo. E’ questo il motivo per cui tra le famiglie italiane si è scatenata da mesi la corsa ai BTp, avendone rastrellati per oltre 105 miliardi di euro netti da fine 2021.