Due BTp a 10 anni in scadenza nel 2034: cedola al 5% o al 4,20%?

Ci sono due BTp a 10 anni in scadenza nel 2034 meritevoli di attenzione sul mercato sovrano italiano. Ecco le caratteristiche.
1 anno fa
1 minuto di lettura
Cedola BTp Valore marzo 2030
Cedola BTp Valore marzo 2030 © Licenza Creative Commons

Tra gli analisti inizia a diffondersi la convinzione che i tassi di interesse abbiano raggiunto il culmine sia negli Stati Uniti che nell’Eurozona. Ci sono svariati segnali di rallentamento economico, specie nella seconda, che depongono a favore di uno stop alla stretta monetaria già per il mese di settembre. I rendimenti sovrani per il senior bond strategist di Generali Investments, Florian Spaete, al di là di cosa decideranno le principali banche centrali questo mese, nel medio termine sarebbero destinati a scendere.

Un motivo in più per inserire in portafoglio asset redditizi. Lo sono i BTp in scadenza nel 2034, cioè della durata di dieci anni.

Cedole alte, rendimenti attesi in calo

Uno è stato emesso nei giorni scorsi e sarà il nuovo BTp a 10 anni benchmark. La data del rimborso è fissata per l’1 marzo 2034 e la cedola lorda annuale offerta è del 4,20% (ISIN: IT0005560948). Ieri, questo bond aveva una quotazione leggermente sotto la pari, per l’esattezza di 99,40 centesimi. Ad essa corrispondeva un rendimento alla scadenza del 4,30%. In pratica, chi inserisse questo titolo in portafoglio, avrebbe la certezza di incassare un rendimento medio netto annuo del 3,70%.

Non è l’unico bond decennale meritevole di attenzione. C’è un altro BTp 2034 in circolazione sul mercato. Esso fu emesso nel lontano 2003 come trentennale e arriverà a scadenza l’1 agosto (ISIN: IT0003535157). In questo caso, la cedola sale al 5% lordo all’anno. La quotazione di mercato superava ieri 106 e il rendimento era anche in questo caso attorno al 4,30%.

BTp 2034 a confronto

Quale scegliere tra i due BTp 2034? La risposta dipende da diversi fattori. Se guardiamo al solo rendimento, le differenze sarebbero così marginali da spingerci ad investire a casaccio. Se ci soffermiamo sul rapporto tra cedola e prezzo (rendimento immediato), abbiamo che il nuovo decennale offre il 4,22% e il vecchio trentennale il 4,71%. Al netto dell’imposizione fiscale, abbiamo rispettivamente il 3,70% contro il 4,12%.

La differenza qui sfiora il mezzo punto percentuale. Essa è giustificata dal fatto che, alla scadenza, il vecchio trentennale infliggerà all’obbligazionista una perdita netta del 5% per via del suo prezzo di acquisto superiore a quello di rimborso. Viceversa, il futuro benchmark decennale esiterà un guadagno netto superiore allo 0,50%.

Considerata anche la più lunga scadenza di 5 mesi del vecchio trentennale, il rendimento netto totale sarà del 40% contro il 39% del prossimo decennale. Limitandoci alle sole cedole nette effettive, abbiamo quasi il 45% contro il 39%. Infine, abbiamo simulato un rialzo dei prezzi per entrambi i BTp 2034 del 10% in un anno. Agli inizi di settembre del 2024, il vecchio trentennale offrirebbe un rendimento superiore al 2,90%, sostanzialmente alla pari con il prossimo decennale. Questo dato ci aiuta a capire che entrambi i bond avrebbero simili opportunità di crescita delle quotazioni, a parità di rendimento offerto.

[email protected]

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Come massimissare al massimo l'impianto fotovoltaico
Articolo precedente

Pannelli fotovoltaici: una guida su tipologie e differenze, e come risparmiare

Pensione
Articolo seguente

Quanti contributi servono per andare in pensione nel 2024 e quali misure sono sicure