BTp 2048 in asta venerdì 11 ottobre, ha reso il 25% nell’ultimo anno

In asta questo venerdì 11 ottobre ci sarà il BTp 2048 (ISIN: IT0005273013), che nell'ultimo anno ha offerto un rendimento del 25%.
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BTp 2048 in asta giovedì 11 ottobre
BTp 2048 in asta giovedì 11 ottobre © Licenza Creative Commons

Domani, venerdì 11 ottobre, si terrà l’asta di titoli di stato a medio-lungo termine. Il Tesoro punterà ad incassare fino a 9,50 miliardi di euro con l’emissione di cinque tranche di altrettanti bond già in circolazione. Tra questi vi è il BTp 1 marzo 2048 con cedola 3,45% (ISIN: IT0005273013). L’offerta per la 17-esima tranche sarà per un importo compreso tra 1 e 1,25 miliardi. Sarà anche il titolo più longevo tra quelli proposti per l’occasione.

Bond dimezzato dai record

Il debutto sul mercato avvenne nel 2017 in qualità di scadenza a 30 anni.

Al momento, presenta una durata residua di 24 anni. La sua quotazione di mercato ieri si aggirava intorno ai 92 centesimi. Significa che si può comprare a sconto dell’8% rispetto al suo valore nominale. Pensate che nel febbraio del 2021, in coincidenza con l’ingresso di Mario Draghi a Palazzo Chigi e in condizioni monetarie ultra-espansive, il BTp 2048 era arrivato a quotare fin sopra 148,50. Il minimo lo toccò nell’ottobre dello scorso anno a meno di 76 centesimi. Praticamente, nel giro di poco più di due anni e mezzo si è dimezzato rispetto ai record segnati.

Guadagno annuale sopra il 20%

Dai minimi segna un rialzo superiore al 21%. C’è da aggiungere anche la cedola effettiva lorda intorno al 4,50% da allora. Dunque, un guadagno complessivo del 25% e che resta sopra il 20% anche al netto della trattenuta fiscale del 12,50%. Nel frattempo, il rendimento lordo è sceso dal 5,25% a poco più del 4%. C’è da dire che ancora il BTp 2048 deve tornare ai massimi del dicembre scorso, quando la quotazione sfiorò i 93 centesimi, segnando un balzo di oltre il 22% in appena un paio di mesi.

Il titolo presenta una “duration” sopra i 15 anni. Risulta essere, quindi, molto esposto alle variazioni dei rendimenti sottostanti. Una buona notizia in una fase di taglio globale dei tassi di interesse. Il tratto lungo della curva dei tassi si avvantaggia, infatti, particolarmente della discesa dei rendimenti.

D’altra parte c’è il rischio che il BTp 2048 smetta di apprezzarsi o arretri nei prossimi mesi, qualora la Banca Centrale Europea (BCE) si mostrasse meno “colomba” delle previsioni o fosse costretta del tutto ad arrestare l’allentamento monetario per l’eventuale risalita dell’inflazione. Non è lo scenario di base, ma pur sempre da considerare, specie in tempi di tensioni geopolitiche particolarmente forti.

BTp 2048: 44 giorni di dietimi

La data di regolamento è stata fissata per martedì 15 ottobre. Sarà in quel giorno che gli investitori dovranno versare allo stato l’ammontare dovuto per l’acquisto del BTp 2048 prenotato in asta. Dovete anche considerare i 44 giorni di dietimi, vale a dire gli interessi maturati dal venditore (lo stesso Tesoro emittente) sin dallo stacco dell’ultima cedola in data 1 settembre e che per l’investitore rappresentano un rateo passivo. Esso sarà pari allo 0,41934% del capitale nominale. Un sovrapprezzo di 4,19 euro per ogni lotto minimo di 1.000 euro acquistato. Soldi, va precisato, che l’investitore riscuoterà alla scadenza dell’1 marzo con la prossima cedola semestrale in pagamento per intero.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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