Avere acquistato titoli a lunga scadenza a rendimenti bassi e prezzi alti, è senz’altro stato sbagliato. Prudenza vuole che un investimento a lungo termine avvenga sempre avendo riguardo di una legge fondamentale: mai acquistare bond lunghi quando i tassi sono bassi. Prima o poi questi saliranno e i prezzi crolleranno, essendo correlati negativamente. Un nostro lettore ha acquistato BTp 2067 (ISIN: IT0005217390) ad una quotazione di 131. Oggi, essa si attesta a meno di 70. La perdita teorica sarebbe nell’ordine del 46-47%.
BTp 2067 quasi dimezzato dai massimi
Anche se il lettore non ci ha fornito alcuna data, in base all’andamento del grafico, dovremmo sospettare che abbia acquistato BTp 2067 nei primi mesi del 2021. Fu il momento di massima euforia per i bond nell’Area Euro, i cui prezzi segnarono record massimi. La cedola del 2,80% equivale a meno del 2,15% dell’investimento, in area 1,85% al netto delle imposte. In tre anni abbondanti, intorno al 6% contro un’inflazione cumulata del 16%.
Investimento nel BTp 2049 per compensare perdite
Il nostro investitore ha successivamente acquistato BTp 2049 (ISIN: IT0005363111) per un valore nominale doppio rispetto all’investimento precedente. Un modo, a suo dire, per cercare di colmare le perdite. Tuttavia, l’acquisto è avvenuto a 96 centesimi contro i 90 del valore di mercato odierno. Un’altra perdita nell’ordine del 6%. Cosa fare, si chiede sconfortato. Partiamo da una certezza: se oggi rivendesse i due bond, chiuderebbe in forte perdita su entrambi i fronti. Il disinvestimento avrebbe senso se la prospettiva fosse di prezzi calanti anche nei prossimi anni, ma per sua fortuna non lo è.
Tassi e prezzi, previsioni del mercato
I tassi di interesse nell’Area Euro hanno iniziato la discesa.
Per il momento e con prudenza, immaginiamo che l’intera curva dei rendimenti in Italia si abbassi dell’1%. Il BTp 2067 scenderebbe al 3,35% e il BTp 2049 al 3,50%. In base alle rispettive duration, i prezzi salirebbero nel primo caso del 20%, nel secondo del 15%. Se così, la perdita sul primo bond si ridurrebbe a circa il 35%, mentre sul secondo l’investitore riporterebbe un guadagno dell’8%. Tuttavia, esso risulterebbe ancora troppo basso per compensare le minusvalenze sul “Matusalemme”.
Difficile rivedere BTp 2067 ai massimi
A meno di non avere bisogno di liquidità – ma il lettore ci ricorda di voler investire a lungo – non si potrebbe fare altro che aspettare che i prezzi salgano ulteriormente e nel frattempo incassare le cedole con cui attutire le perdite sinora patite. Il BTp 2049 stacca ogni anno il 3,85%, pari al 4% della cifra investita e al 3,50% netto. Nel giro di alcuni anni, sperando che i prezzi continuino a muoversi nella giusta direzione e che l’inflazione non faccia altri scherzi, il rosso si ridurrebbe in termini nominali e reali. Le probabilità, invece, di rivedere il BTp 2067 ai massimi di tre anni fa sono minime. Dovremmo scontare un azzeramento dei tassi e stimoli monetari, che non rientrano negli scenari attesi da alcun analista. Poi, tutto può accadere. Ma è giusto rendersi conto di quale sia la realtà al momento prospettabile.