BTp a 30 anni a metà strada verso i massimi di fine febbraio

Il BTp a 30 anni, scadenza ottobre 2054 (ISIN: IT0005611741), è in ripresa verso i massimi di fine febbraio. Rendimento in forte calo.
1 settimana fa
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BTp a 30 anni
BTp a 30 anni © Licenza Creative Commons

L’upgrade di S&P ha fatto bene ai titoli di stato italiani. Lo spread a 10 anni con i Bund si è ristretto dai 127 punti base di venerdì scorso ai 115 di ieri. Un fenomeno che si registra lungo la curva dei tassi, tant’è che sul tratto trentennale il differenziale è passato da 165 a 156 punti e su quello a 2 anni da 43 a 33 punti. L’effetto pratico di questa promozione di una delle principali agenzie di rating consiste nell’abbassamento dei costi di emissione del debito. E sostiene il recupero dei bond del Tesoro in questa fase. Il BTp a 30 anni, scadenza 1 ottobre 2054 con cedola 4,30% (ISIN: IT0005611741), offre in questo momento il 4,42%.

Un mese fa, offriva il 4,70%.

Cedola effettiva ancora sostanziosa

La quotazione del titolo è schizzata da un minimo di 94,45 centesimi ai 98,82 centesimi attuali. Un rialzo del 4,6%, che mette il BTp a 30 anni sulla buona strada per tendere ai massimi recenti toccati alla fine di febbraio, quando la quotazione era arrivata a 102,39. Ai livelli attuali si colloca esattamente a metà del percorso di recupero.

Questo BTp a 30 anni, emesso solamente nel settembre scorso, ancora offre una cedola netta effettiva sostanziosa: 3,81%. Ed era al 3,98% ai minimi di un mese fa. Inserirlo in portafoglio equivale a garantirsi un rendimento soddisfacente per diversi decenni. E con la prospettiva di un apprezzamento del titolo, che possa consentire un disinvestimento con profitto. Se solo tornasse ai massimi toccati nel dicembre scorso a 108,46, segnerebbe un’ulteriore crescita del 10%. Il rendimento lordo annuo era arrivato a scendere al 3,86%.

BTp 30 anni investimento speculativo

Comprare BTp lunghi per ora è una scommessa rischiosa.

Lo scenario incerto sull’inflazione futura rende qualsiasi previsione suscettibile di errore. D’altra parte i migliori acquisti si compiono quando ancora il mercato è scettico su un asset e i prezzi sono bassi. Pertanto, il BTp a 30 anni può essere oggi un investimento azzeccato, a patto di destinarvi la liquidità considerata non necessaria al proprio fabbisogno presente e per gli anni futuri. Chi non potesse pazientare, sarebbe il caso che si rivolgesse al tratto medio-breve della curva.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

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