Pensate se più o meno due anni e mezzo fa aveste investito parte dei vostri risparmi in un titolo. E supponete che oggi andaste a guardare quanto prezza sul mercato per scoprire che il suo valore si sia dimezzato. Maledireste il giorno in cui avete effettuato l’investimento. A maggior ragione, se al tempo vi foste accontentati di inserire in portafoglio un bond con cedola bassa. E’ il caso di scuola del BTp a 50 anni, scadenza 1 marzo 2072 al 2,15% (ISIN: IT0005441883).
Cedola BTp 2072 vale doppia
Lo stesso BTp a 50 anni viene guardato con occhi diametralmente opposti da chi si accinge ad entrare oggi sul mercato. Abbiamo un titolo di stato che rende il 5% lordo all’anno e che si compra per meno della metà del suo valore nominale. I margini di ulteriore discesa risultano di gran lunga inferiori a quelli di risalita. In altre parole, che possa fare peggio di così sia poco probabile. Oramai, un miglioramento è nelle cose. Unico dubbio reale consiste nei tempi di recupero. Fino a qualche mese fa, eravamo convinti che già entro fine anno i bond a lunga scadenza sarebbero risaliti di prezzo. Oggi, questa prospettiva appare più lontana. I tassi di interesse resteranno verosimilmente elevati per diversi mesi prima che la Banca Centrale Europea (BCE) si decida a tagliarli.
Pensate che se il BTp a 50 anni tornasse ai livelli di giugno, quando la quotazione era risalita fino a 60 centesimi, il margine di guadagno per l’obbligazionista sarebbe del 20%.
BTp 50 anni non per tutti
Difficile trovare molti piccoli risparmiatori che si buttino su scadenze così longeve. Il rischio insito in questi investimenti è più elevato, a causa della maggiore volatilità dei prezzi. Il BTp a 50 anni è un bond tipico di chi investe sui mercati a scopo speculativo. Non necessariamente solo fondi, banche e assicurazioni. Ad ogni modo, non è un investimento per cuori deboli. Prima di farci un pensierino, fate bene due conti e cercate di capire se potreste avere bisogno della liquidità impiegata entro un orizzonte temporale non lungo. Altrimenti, meglio lasciare perdere e optare per scadenze medio-brevi.