BTp a 5 anni con cedola netta effettiva quasi al 5%

C'è un BTp a 5 anni negoziato sul mercato secondario, con scadenza nel novembre 2027, che offre una maxi-cedola netta vicina al 5%.
2 anni fa
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Calo dei rendimenti bel risparmio per lo stato
Calo dei rendimenti bel risparmio per lo stato © Licenza Creative Commons

L’inflazione galoppa e proteggere il potere di acquisto del capitale investito non è semplice. Anche quando i rendimenti alla scadenza delle obbligazioni risultano superiori ai tassi d’inflazione attesi nel medio-lungo termine, le cedole sono spesso così magre da non garantire un ritorno immediato congruo. Ma abbiamo trovato un BTp a 5 anni che potrebbe fare al caso vostro. Il titolo che vi esponiamo in questo articolo ha scadenza 1 novembre 2027 e cedola 6,50% (ISIN: IT0001174611). Fu emesso nel lontano 1997, per cui all’inizio ebbe una durata trentennale.

Ciò spiega la ragione per la quale la cedola sia così alta. Chiaramente, l’emissione avvenne in lire italiane. L’euro sarebbe ufficialmente nato poco più di un anno dopo ed entrato fisicamente in circolazione nel 2002.

Oggi come oggi, invece, si tratta di un BTp a 5 anni. Tanta è la durata residua del titolo. Ieri, scambiava sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana a meno di 117. Una quotazione elevata e sopra la pari, ma conseguenza diretta proprio dell’alta cedola offerta. Cosa ha di peculiare questo bond? A questi prezzi, offre un rendimento lordo alla scadenza di poco inferiore al 3%. Con un’inflazione salita all’8,4% ad agosto, ci sarebbero scarse ragioni per comprarlo. Ma le aspettative d’inflazione nel medio-lungo termine giustificherebbero l’investimento. I prezzi al consumo in Italia dovrebbero aumentare per i prossimi cinque anni al tasso medio annuo del 2,40%.

BTp a 5 anni contro l’inflazione

Pur se a stento, il BTp a 5 anni sarebbe in grado di coprire tale perdita del potere di acquisto. Ma c’è di più. Da qui alla scadenza, incassereste una cedola del 6,50%. Al netto della tassazione del 12,50%, scenderebbe al 5,69%. Rapportata all’effettivo esborso, farebbe il 4,87%. In pratica, il ritorno immediato sfiorerebbe il 5%. Neppure in questo caso sarebbe in grado di coprire l’alta inflazione di questa fase, anche se dovrebbe risultare sufficiente già nei prossimi mesi, quando si spera che la corsa dei prezzi subisca una frenata.

Oltretutto, non stiamo parlando di un investimento da squali della finanza. Se acquisti un BTp a 5 anni, non puoi immaginare di fare fortuna. Puoi scommettere, però, sulla possibilità di sterilizzare la perdita del potere di acquisto. E dato il bassissimo rischio di credito assunto, non sarebbe poco.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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