Un anno fa sembrava impossibile che Btp a medio termine, obbligazioni Eni, buoni fruttiferi postali e conti deposito potessero garantire un rendimento superiore al 4%.
Ma dopo l’inflazione che ha toccato livelli altissimi, quello che sembrava solo fantasia è diventato realtà.
Il motivo dell’aggiornamento dei tassi non è solo l’inflazione alle stelle che a dicembre ha toccato il 10,6% su base annua. Anche il rialzo del costo del denaro voluto dalla Banca Centrale Europea (che molto probabilmente è destinato a salire per l’intero 2023) ha pesato su tale scelta.
Ma cosa offrono esattamente i quattro prodotti su indicati?
Bond Eni, Btp e buoni fruttiferi postali
Eni dopo undici anni di distanza è tornata a lanciare un Bond dedicato solo agli italiani e legato agli obiettivi si sostenibilità. Durerà 5 anni, il lotto minimo sottoscrivibile sarà di 2 mila euro e il capitale sarà tutto rimborsato alla scadenza il 10 febbraio 2028. L’adesione, infine, non avrà alcun costo di commissione o di spesa e il tasso minimo sarà del 4,30%.
Si potrà aderire online o mediante comunicazione a distanza entro il 20 gennaio o in filiale entro il 3 febbraio. Per l’offerta fuori sede entro il 27 gennaio. Tali date saranno valide, salvo chiusura anticipata dell’offerta.
Oltre Eni, offrono discreti rendimenti anche i Bond a scadenza di 5 anni lanciati da Pirelli con una cedola del 4,25%. I Btp decennali, invece, attualmente offrono un rendimento del 4,05%. Hanno, però, buone possibilità di “realizzare guadagni in conto capitale se l’inflazione, e di conseguenza anche i tassi di lungo termine, dovessero scendere più rapidamente del previsto”. Questo è quanto ha comunicato a Ilcorriere Nicola Maino, responsabile investimenti di Valori Asset Management.
Bfp e conti deposito
Non solo Bond e Btp, anche i buoni fruttiferi postali offrono rendimenti lordi sopra il 4%. È il caso, ad esempio, dei titoli dedicati ai minori i cui interessi maturano insieme ai piccoli fino al raggiungimento della maggiore età.
1. dopo 1 anno e 6 mesi del 2,50%
2. dopo 2 anni del 2,50%
3. dopo 3 anni del 2,50%
4. al termine dei 4 anni del 2,75%
5. dopo 5 anni del 3,00%
6. al termine dei 6 anni del 3,25%
7. dopo 7 anni del 3,25%
8. alla fine degli 8 anni del 3,50%
9. dopo 9 anni del 3,50%
10. dopo 10 anni del 3,50%
11. dopo 11 anni del 3,50%
12. alla fine dei 12 anni del 4%
13. alla fine dei 13 anni del 4%
14. dopo 14 anni del 4%
15. dopo 15 anni del 4%
16. al termine dei 16 anni del 4,50%
17. dopo 17 anni del 4,50% e infine
18. dopo 18 anni del 4,50%.
Anche i conti deposito hanno tassi di interesse più alti rispetto al passato. È il caso, ad esempio, del conto deposito di MeglioBanca.
C’è quello con cedola trimestrale posticipata che premia la fedeltà offrendo al quinto anno di vincolo un tasso lordo del 5,70%. Tale tipo di cedola è a tasso crescente e l’accredito avviene sul conto corrente MeglioBanca.
I vincoli e i tassi lordi sono i seguenti: accantonamento di 24 mesi, tasso dopo 1 anno del 2,80% e dopo 2 anni del 3,60%. Con il vincolo a 36 mesi, tasso dell’1,90% dopo 1 anno, del 3,50% dopo 2 anni e del 4,80% dopo 3 anni mentre con vincolo a 48 mesi il tasso è dell’1,80% dopo 1 anno, del 3,40% dopo 2 anni, del 4,60% dopo 3 anni e del 5,20% dopo 4 anni.
Infine con vincolo a 60 mesi, il tasso loro è dell’1,60% dopo 1 anno, del 3,20% dopo 2 anni, 4,50% dopo 3 anni, del 5% dopo 4 anni e del 5,70% dopo 5 anni.