‘Ma non si scorda la sua prima casa. Ora coi soldi lui può comperarla’ cantava Adriano Celentano nel 1966. Erano gli anni del boom economico per l’Italia, la lira venne anche premiata come più stabile dal Financial Times. La povertà, l’analfabetismo e la disoccupazione stavano scomparendo e c’era chi, come il protagonista della canzone, riusciva anche ad acquistare casa.
Pian piano, poi, l’economia ha iniziato ad avere più battute d’arresto e i livelli produttivi si sono attestati su ritmi di crescita più sostenuti rispetto al passato.
Oggi quegli anni sono un miraggio. Non c’è più il benessere di allora e la povertà nel nostro paese rischia di dilagare. Tutto è rincarato: dai prodotti alimentari alla benzina fino ad arrivare al gasolio. In più si attende una mazzata sulle bollette della luce del prossimo trimestre.
In vista di un futuro incerto, quindi, molti italiani risparmiano lasciando i propri soldi parcheggiati sul conto corrente. Non sanno che su di esso c’è la tassa occulta dell’inflazione che fa perdere valore al nostro denaro nel tempo. Una soluzione, quindi, potrebbe essere investire in Btp e buoni fruttiferi postali.
Investire in Btp e bfp
Per evitare che il proprio denaro perda di valore una soluzione è investirlo in Btp che, a differenza dei buoni fruttiferi postali, presentano dei rischi. Questi titoli, risentono, infatti, delle fluttuazioni del mercato. I buoni del Tesoro vengono emessi con scadenze da 1 a 18 mesi a 3,5, 10, 15, 20, 30 e 50 anni. Si tratta di titoli a medio-lungo termine che offrono un reddito fisso. Sono adatti principalmente a chi vuole pagamenti costanti ogni sei mesi. Piacciono molto anche per la loro liquidità.
Come sottolinea il Mef “prima della scadenza gli investitori istituzionali possono comprare o vendere i Btp sia sul mercato secondario regolamentato (Mts), per operazioni non inferiori a 2 milioni di Euro, che su quello non regolamentato (over-the-counter)”.
I cittadini possono, invece, effettuare le transazioni sul mercato secondo che è regolamentato dal Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato. Sul sito ufficiale del Debito Pubblico è possibile consultare le comunicazioni di emissioni di Btp a medio/lungo periodo e risultati dell’ultima asta con le relative informazioni.
Buoni fruttiferi postali, il prodotto sicuro per gli italiani
Per gli italiani i bfp, da sempre, sono un prodotto di investimento sicuro perché garantito dallo Stato Italiano. In più non hanno costi per la sottoscrizione e per il rimborso, salvo gli oneri di natura fiscale. Chi possiede un buono fruttifero postale, poi, può chiedere la restituzione della cifra investita in ogni momento. Ha però diritto agli interessi maturati (sui quali c’è una tassazione agevolata al 12,50%) solo dopo un determinato periodo.
Al momento quelli che offrono interessi più alti sono i 4×4 per investimenti fino a 16 anni. Il rendimento effettivo annuo lordo è dell’1% dopo 4 anni, dell’1,50% dopo 8 anni, dell’1,75% dopo 12 anni e del 3% dopo 16 anni.
Con entrambi gli strumenti di investimento non si diventerà ricchi, si avrà almeno al certezza che i propri soldi non perdano di valore per colpa dell’inflazione.
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