I btp e i buoni fruttiferi postali sono una buona opportunità di investimento? I titoli di Stato a 10 anni sono tornati al 4% che è un livello importante mentre i bfp offrono tassi di interesse fino al 3%. I primi, però, sono influenzati dalle oscillazioni del mercato mentre i secondi hanno un rendimento fisso nel corso del tempo.
Si parla tanto nell’ultimo periodo di investimenti per colpa dell’inflazione che continua a salire. Lasciare il proprio denaro parcheggiato sul conto corrente, quindi, non è la soluzione ideale.
Per evitare che ciò accada è necessario trovare delle alternative valide ai conti correnti come, ad esempio, i Btp, i buoni fruttiferi postali o i conti deposito. Tra questi ultimi c’è ad esempio quello di Banca Illimity che offre un tasso di interesse annuo lordo fino al 4% per investimenti non svincolabili fino a 5 anni.
Le opportunità di investimento, non solo buoni fruttiferi postali
La zona euro è a rischio recessione. L’inflazione continua a salire e per questo le banche centrali hanno aumentato i tassi spingendo al rialzo i rendimenti dei titoli di Stato. Sono saliti in particolar modo quelli italiani, il btp a 10 anni è infatti al 4,7% mentre il rendimento a 2 anni è salito al 3%.
I btp di lungo periodo, quindi, al momento rendono qualcosa ma questo non basta ad attirare il risparmio degli italiani. Lorenzo Bini Smaghi di Société Générale ha parlato di questo a Class Cnbc sottolineando che è la credibilità dei conti pubblici che dà lo sprint per investire. Se si vuole che la gente investa, secondo l’economista, si dovrà “rassicurare il Paese sul piano fiscale non prendendo iniziative che poi rischiano di far aumentare la spesa pubblica che è fuori controllo”.
Bfp 4×4
I migliori buoni fruttiferi postali di fine ottobre di Poste Italiane, quelli che offrono tassi di interesse più alto sono i 4×4.
Il motivo del successo di questo strumento di investimento è che per la sottoscrizione e il rimborso non è chiesto alcun costo se non gli oneri di natura fiscale. In più tutti i buoni sono soggetti a una tassazione agevolata del 12,50% sugli interessi e sono esenti da imposta di successione.
Ma quanto rendono? Ebbene, il rendimento annuo lordo è dell’1% dopo 4 anni, dell’1,50% dopo 8 anni, dell’1,75% dopo 12 anni e del 3% dopo 16 anni.