BTp dicembre 2032, il bond del Tesoro che non ha mai visto la pari

Il BTp dicembre 2032 non ha mai visto la pari dall'emissione di quasi tre anni fa. Ed ecco il bilancio di un ipotetico investimento.
9 ore fa
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BTp dicembre 2032, bilancio dall'emissione
BTp dicembre 2032, bilancio dall'emissione © Licenza Creative Commons

Se siete in cerca di un titolo di stato sotto la pari, ve ne presentiamo uno che possiede una peculiarità: dall’emissione di quasi tre anni fa ad oggi non ha mai sfiorato la quotazione di 100. Parliamo del BTp 1 dicembre 2032 con cedola 2,50% (ISIN: IT0005494239). Debuttò sul mercato sovrano agli inizi di maggio del 2022 come nuovo benchmark a 10 anni. Attualmente, la sua durata residua è inferiore agli 8 anni. Una scadenza perfetta per le famiglie, in quanto non troppo lunga e neanche troppo breve. Interessante il rendimento lordo sopra il 3,50%.

Quotazione sempre sotto 100

Il BTp 2032 si acquista oggi sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana per circa 93,60 centesimi, cioè a sconto del 6,4% rispetto al suo valore nominale.

Dicevamo, non ha mai sfiorato la pari. In effetti, l’apice lo raggiunse subito dopo l’emissione a 97,55 centesimi, un dato quasi replicato nel dicembre scorso. Il minimo lo avrebbe toccato nell’ottobre del 2022 a poco più di 82 centesimi. Ebbe la sfortuna di affacciarsi sul mercato quando i rendimenti europei iniziarono a salire repentinamente per scontare l’atteso rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea. L’inflazione in quei mesi stava segnalando una preoccupante accelerazione a seguito del boom di petrolio e gas. Era già al 7,5% nell’Eurozona quando il bond venne emesso.

Ai prezzi attuali, il BTp 2032 offre una cedola netta effettiva del 2,34%. Questo si ottiene rapportando la cedola netta alla quotazione. Con un’inflazione italiana scesa all’1,6% (dato di febbraio) e attesa sotto il target del 2% per il medio-lungo periodo, l’appeal del bond è innegabile. L’emissione di tre anni fa avvenne a 97,66 centesimi, sotto la pari e sopra l’attuale quotazione di mercato. Cerchiamo di capire quale sia stato il rendimento finora maturato dall’ipotetico investitore della prima ora.

BTp 2032, bilancio dall’emissione

Le cedole nette effettive maturate in questi 34 mesi e rotti di investimento ammonterebbero al 6,45% dell’esborso effettuato. Ma se oggi rivendessimo il BTp 2032, subiremmo una perdita netta del 3,6% per via della minore quotazione rispetto al prezzo di acquisto. Sommando di due dati, otteniamo un guadagno inferiore al 3%. Ma è illusorio. In questo periodo di tempo, l’inflazione italiana è stata complessivamente di quasi il 10,5%. Ciò fa sì che il rendimento netto reale sprofondi in territorio negativo per circa il 7,6%. Solo se mantenessimo il titolo in portafoglio per evitare la minusvalenza, ridurremmo la perdita. E auspicando che nei prossimi anni la cedola netta effettiva risulterà superiore all’inflazione.

La certezza è che portando il BTp 2032 alla scadenza, riporteremo una plusvalenza netta superiore al 2% per effetto del rimborso a 100. Per dirla in maniera semplice, non sarebbe questo il momento di rivendere. A meno di voler uscire dall’investimento per destinare altrove la liquidità. Se, invece, si desidera raggiungere un bilancio positivo, meglio continuare ad incassare le cedole.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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