BTp febbraio 2035, in asta il rendimento sfiora il 3,60% e prospetta una nuova finestra per le famiglie

Il rendimento in asta del BTp febbraio 2035 (ISIN: IT0005607970) è salito quasi al 3,60% e questa è per i risparmiatori una buona notizia.
14 ore fa
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Asta BTp febbraio 2035
Asta BTp febbraio 2035 © Licenza Creative Commons

Anche oggi il Tesoro italiano è andato a caccia di quattrini con l’asta mensile per l’emissione di titoli a medio-lunga scadenza. Tra i tre bond offerti vi è stato il BTp 1 febbraio 2035 con cedola 3,85% (ISIN: IT0005607970). La settima tranche è stata piazzata sul mercato primario per un importo di 3,5 miliardi di euro, il massimo della forchetta 3-3,5 miliardi fissata alla vigilia. Le richieste sono stati per 5,43 miliardi, pari 1,55 volte l’offerta. Il prezzo di aggiudicazione di 102,63 ha determinato un rendimento lordo alla scadenza del 3,57%, in forte crescita dal 3,43% spuntato con l’asta di settembre.

Spread in rialzo, l’appello di Mattarella

Ricordiamo che il BTp febbraio 2035 non più tardi dello scorso 18 ottobre era riuscito a salire sul mercato secondario a un massimo di 104,54, corrispondente a un rendimento lordo del 3,36%. Lo spread con i Bund decennale si era ristretto sotto i 120 punti base o 1,20%. Oggi, esso è risalito sopra 125 punti con il dato del Pil nell’Eurozona superiore alle attese nel terzo trimestre. C’è il timore che, unitamente a un tasso d’inflazione nell’area anch’esso sopra le stime per ottobre, la Banca Centrale Europea (BCE) possa prendersi una pausa sul taglio dei tassi di interesse.

Tutto ciò che va nella direzione di rallentare la discesa dei tassi è negativo per il mercato obbligazionario e, in particolare, per gli emittenti con rating medio-bassi come l’Italia. Il presidente Sergio Mattarella ha pocanzi dichiarato che l’economia italiana è cresciuta in questi anni più di quella di Germania e Francia, invitando le agenzie di rating a notarlo. Un discorso giustissimo, perché capta bene la sottovalutazione dei nostri bond sul mercato sovrano, a causa di giudizi eccessivamente penalizzanti assegnati dagli istituti preposti alla loro valutazione.

BTp febbraio 2035 opportunità

Il BTp febbraio 2035 segnala l’esistenza di una nuova opportunità di investimento per i risparmiatori italiani. Non durerà mesi e forse neanche settimane.

Segna l’interruzione della discesa dei rendimenti, prima che riprenda con l’avvicinarsi del prossimo board della BCE a dicembre. A meno di sorprese negative sul fronte dell’inflazione, il quarto taglio dei tassi a fine anno ci sarà. E portarsi a casa un asset che rende il 3,10% al netto dell’imposizione fiscale, non sarebbe di poco conto. Con aspettative d’inflazione in Italia molto basse anche per il medio-lungo termine, significherebbe tenere alta la remunerazione reale del portafoglio.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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