BTp Futura 2037, ecco il calcolo del premio fedeltà secondo le FAQ del Tesoro

Calcolo del premio fedeltà per il terzo bond retail del Tesoro. Ecco un esempio pratico per capire come funziona.
4 anni fa
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Cedola BTp Italia 2030

Finalmente è arrivata la tanto attesa Nota tecnica esplicativa del Tesoro riguardo alla prossima emissione del BTp Futura 2037. Di particolare importanza sono le FAQ in cui viene spiegato il meccanismo di calcolo del premio fedeltà. Avevamo qualche dubbio sulle modalità da applicare al terzo bond retail, ma grazie agli esempi pratici e alle formule resi noti sono venuti meno.

Iniziamo con il ripetere che il BTp Futura 2037 avrà durata di 16 anni e corrisponderà all’obbligazionista cedole crescenti o step up a ogni quadriennio.

Invece, il premio fedeltà sarà corrisposto in due soluzioni: al termine dei primi otto anni e alla scadenza. Esso sarà complessivamente pari a un minimo garantito del 2% rispetto all’investimento nominale e fino a un massimo del 6%. Il premio fedeltà si ottiene solamente acquistando il BTp Futura 2037 in fase di collocamento e conservandolo fino alla scadenza.

Ecco il meccanismo di corresponsione del premio fedeltà:

  • 0,4%-1,2% al termine dei primi otto anni e in relazione all’andamento del PIL nominale italiano fino ad allora;
  • 0,6-1,8% alla scadenza e in relazione all’andamento del PIL nominale italiano sempre nei primi otto anni;
  • 1-3% alla scadenza e in relazione all’andamento del PIL nominale italiano negli ultimi otto anni.

In altre parole, data la lunga durata del BTp Futura 2037, il Tesoro ha preferito scindere il premio fedeltà in due fasi. Questo significa che chi conservasse il titolo per solo metà del tempo, avrebbe ugualmente la possibilità di mettere mano a una parte del premio fedeltà. Per l’esattezza, percepirebbe il 40% del rendimento extra fissato sulla base dell’andamento del PIL nella prima fase.

Pagamento del premio fedeltà dopo otto anni

Vediamo il calcolo esatto. Nell’aprile 2029, cioè tra otto anni, l’obbligazionista riceverebbe:

  • lo 0,4%, se il PIL nominale tra il 2021 (escluso) e il 2028 sarà cresciuto alla media dell’1% o meno;
  • tra lo 0,4% e l’1,2% se il PIL nominale tra il 2021 (escluso) e il 2028 sarà cresciuto alla media tra l’1% e il 3%;
  • l’1,2% se il PIL nominale tra il 2021 (escluso) e il 2028 sarà cresciuto alla media del 3% o più.

Dunque, ai fini del calcolo del premio fedeltà per il BTp Futura 2037 bisognerà guardare a come crescerà l’economia italiana (inflazione inclusa) dall’anno prossimo (2022) fino al 2028.

In altre parole, non rileverà il tasso di crescita del PIL nominale nel 2021, anno dell’emissione.

Pagamento del premio fedeltà alla scadenza

Alla scadenza, il premio fedeltà verrà corrisposto nella seguente modalità: una prima parte come saldo per il primo pagamento e una seconda parte legata all’andamento dell’economia italiana negli ultimi otto anni. Ecco come:

  • 0,6% se il PIL nominale tra il 2021 (escluso) e il 2028 sarà cresciuto alla media dell’1% o meno;
  • tra lo 0,6% e l’1,8% se il PIL nominale tra il 2021 (escluso) e il 2028 sarà cresciuto alla media tra l’1% e il 3%;
  • 1,8% se il PIL nominale tra il 2021 (escluso) e il 2028 sarà cresciuto alla media del 3% o più.

Ad esempio, se il PIL nominale tra il 2021 (escluso) e il 2028 crescesse del 2,3%, l’obbligazionista percepirebbe:

  • 0,92% tra otto anni, cioè il 40% del 2,3%;
  • 1,38% alla scadenza, cioè il 60% del 2,3%.

Ma il BTp Futura 2037, come dicevamo, prevede anche un secondo premio fedeltà alla scadenza e in relazione all’andamento dell’economia italiana negli ultimi otto anni dell’investimento. Ecco come:

  • 1% se il PIL nominale tra il 2028 (escluso) e il 2036 sarà cresciuto alla media dell’1% o meno;
  • tra l’1% e il 3% se il PIL nominale tra il 2028 (escluso) e il 2036 sarà cresciuto alla media tra l’1% e il 3%;
  • 3% se il PIL nominale tra il 2028 (escluso) e il 2036 sarà cresciuto alla media del 3% o più.

Dunque, in questo secondo caso dovremo guardare al tasso di crescita dell’Italia a partire dall’anno 2029 e fino all’anno 2036.

Supponendo che esso fosse del 2%, il premio fedeltà sarebbe proprio del 2%. Se fosse dello 0,5%, il premio fedeltà sarebbe comunque dell’1%. Se fosse del 4,5%, il premio fedeltà sarebbe corrisposto nel suo massimo del 3%.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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