BTp Futura 2037, il prezzo tornerà presto a 100?

Il BTp Futura 2037 è crollato di prezzo dalla sua emissione di un anno e mezzo fa. Vediamo se può tornare alla pari entro breve tempo.
2 anni fa
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BTp Futura 2037

Poco più di un anno e mezzo fa, il Tesoro emise il BTp Futura 2037 (ISIN: IT0005442097). Si tratta di un bond con cedole crescenti o “step up” e doppio premio fedeltà per complessivo 2-6% extra. Esso è legato all’andamento del PIL nominale italiano tra il 2021 e il 2036. Le cedole garantite all’obbligazionista sono:

  • 0,75% per i primi quattro anni;
  • 1,20% per il quinto-ottavo anno;
  • 1,65% per il nono-dodicesimo anno;
  • 2% per gli ultimi quattro anni.

Rendimento all’emissione troppo basso

L’emissione è avvenuta alla pari, trattandosi di un bond riservato al solo canale retail (famiglie).

Ieri, però, il BTp Futura 2037 sul mercato prezzava a meno di 71 centesimi. Segnava, quindi, un crollo del 29%. Il punto più basso lo ha toccato poco prima di metà ottobre a una quotazione inferiore a 65 centesimi.

Sono in tanti ad avere acquistato questo titolo, che attirò al tempo sottoscrizioni per poco meno di 5,5 miliardi di euro. E molte persone ci chiedono se sia possibile che il BTp Futura 2037 torni a prezzare intorno a 100. Evidentemente, cercano di capire se potranno disinvestire prima della scadenza per impiegare la liquidità in asset più redditizi.

La premessa è che il bond fu sottoscritto a rendimenti troppo bassi: durata iniziale di 16 anni, a fronte di una cedola media ponderata dell’1,40%. Pur includendo un premio fedeltà massimo del 6%, arriveremmo all’1,775%. Pochissimo. Pensate che al momento il BTp a 16 anni offre un rendimento sopra il 4%. Ed è stato ben più generoso nelle settimane scorse. Dunque, la sottoscrizione fu un errore indotto dallo stesso Tesoro ai danni delle famiglie.

BTp Futura 2037 a 100 tra cinque anni

Adesso, rispondiamo al dubbio amletico. Man mano che passa il tempo, la durata residua del bond si accorcia e ciò tendenzialmente alza il prezzo e abbassa il rendimento. Ma a quale velocità? Ipotizziamo che il BTp Futura 2037 torni a 100 tra cinque anni, quando il bond avrà una durata residua di quasi 10 anni.

Per allora, la cedola media ponderata sarà salita a circa 1,75%. Quante probabilità ci sono che un titolo decennale abbia tale rendimento?

Nell’ultimo decennio, il BTp a 10 anni ha offerto un rendimento medio del 2,25%. La volatilità è stata elevata, tanto che l’oscillazione è avvenuta in un range tra 0,50% e 4,80%. A essere sinceri, statisticamente parlando, non dovrebbero esserci grosse probabilità anche perché, con uno spread almeno di 150 punti, il Bund dovrebbe rendere vicino allo zero. E ciò può tornare ad accadere in condizioni monetarie molto espansive, simili a quelle degli anni passati.

Alla pari tra un decennio

E da qui a dieci anni? Ecco che il BTp Futura 2037 avrebbe una durata residua di neppure cinque anni. Offrirebbe per allora una cedola media ponderata inferiore al 2%. In media, il BTp a 5 anni ha reso l’1,25% nell’ultimo decennio. Dunque, le probabilità che il 2% risulti più che sufficiente per riportare il bond alla pari appaiono elevate. Certo, oggi come oggi questa scadenza offre il 3,35%. Ma sappiamo che siamo nel bel mezzo di una stretta sui tassi d’interesse.

Riepilogando, il BTp Futura 2037 oggi non potrebbe portarsi alla pari, perché il mercato non accetterebbe un rendimento così basso per una scadenza così lunga. Tra alcuni anni, se ne potrebbe parlare. In condizioni monetarie né eccessivamente restrittive, né troppo espansive, prevediamo che esso sarà acquistato a 100 in un momento compreso tra i prossimi 5-10 anni. Grosso modo, tra 8-9 anni sarebbe probabile rivedere il titolo alla pari. Prima, le probabilità si abbasserebbero, anche se la storia dei mercati ci induce a non dire mai a niente.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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