Il collocamento del quarto BTp Futura con scadenza 16 novembre 2033 (ISIN: IT0005466344) si è concluso alle ore 13 di venerdì 12, secondo programma. Successivamente, il Tesoro ha deciso di alzare la seconda cedola, quella che l’obbligazionista riscuoterà per gli anni che vanno dal quinto all’ottavo. Sarà dell’1,35% lordo, anziché dell’1,25% annunciato alla vigilia dell’emissione. E così, il rendimento medio ponderato del bond sale a poco meno dell’1,27%. Ricordiamo che per i primi 4 anni la cedola sarà dello 0,70% e che per gli ultimi 4 sale all’1,70%.
Sono stati raccolti 3,268 miliardi di euro, molti meno dei 5,48 miliardi della terza emissione. Gli ordini sono stati 91.273, per cui l’importo medio prenotato dalle famiglie italiane ha ammontato a 35.800 euro. Il BTp Futura ha data di godimento fissata a partire dal 16 novembre prossimo. Questo significa che il titolo inizia a produrre interessi da quel giorno e fino alla data della scadenza, cioè per 12 anni esatti.
BTp Futura, occhio a commissioni e quotazione
E chi non ha voluto o potuto acquistare il titolo in fase di collocamento? Potrà farlo sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana. Chiaramente, ai prezzi che ivi si formeranno. Infatti, mentre il BTp Futura 2033 è stato emesso alla pari (prezzo 100), sulla base dell’incontro tra domanda e offerta la quotazione potrà risultare sotto la pari o sopra di essa. Nel primo caso, il fatto è positivo per l’obbligazionista, in quanto percepirà un rendimento più alto. Nel secondo caso, invece, il rendimento sarà più basso.
Ma ci sono altre due differenze da tenere in considerazione. Chi comprerà il BTp Futura sul mercato secondario, dovrà pagare le commissioni alle banche. E questo, a differenza di chi ha prenotato il bond durante il collocamento, che si è visto pagate le commissioni dallo stato.
In definitiva, sarà meno conveniente acquistare il BTp Futura dopo il collocamento, tra spese per le commissioni da sostenere e perdita del premio fedeltà. A meno che la quotazione non scenda sotto la pari, per cui il rendimento alla scadenza salirebbe finanche a più che coprire il mancato guadagno extra offerto dal Tesoro. Tutto dipenderà dalle condizioni di mercato. Paradossalmente, tra qualche mese potreste ritrovarvi a inserire il bond in portafoglio a un rendimento maggiore di quello massimo a cui potrà aspirare chi lo ha acquistato durante il collocamento.