Il quarto BTp Futura sarà in collocamento dal prossimo 8 novembre. Avrà stavolta una scadenza di 12 anni, meno dei 16 anni della terza emissione, ma più dei 10 e degli 8 delle prime due. I proventi raccolti saranno utilizzati dal governo a sostegno della crescita economica. Si tratta di un bond rivolto ai soli investitori individuali (famiglie), con cedole step up o crescenti e che offre un rendimento extra (premio fedeltà) ai possessori cosiddetti cassettisti, coloro che mantengono il titolo in portafoglio fino alla scadenza.
In questo articolo, vi daremo le informazioni essenziali per capire come e quando investire. Il BTp Futura può essere sottoscritto recandosi all’ufficio postale o nella banca in cui si detiene il conto titoli. Quest’ultimo risulta necessario per acquistare e vendere asset finanziari. Tuttavia, se avete un conto corrente abilitato alle funzioni di “home banking”, potete tranquillamente accedervi con username e password e fare tutto da lì. Dunque, comodante da casa o ovunque siate.
BTp Futura, la tempistica del collocamento
Se l’acquisto avviene nei giorni del collocamento, non sono previste commissioni bancarie a vostro carico. I giorni di collocamento saranno certamente tre: lunedì 8 novembre fino alle ore 17.30 di mercoledì 10. Il Tesoro si riserva la facoltà di chiudere tale collocamento al termine della terza o della quarta giornata, previo comunicazione anticipata. Altrimenti, gli ordini saranno ricevuti fino alle ore 13.00 di venerdì. A proposito, essi saranno accettati senza alcun riparto, vale a dire con la tecnica “a rubinetto”. Significa che tutta la domanda degli acquirenti sarà soddisfatta senza limiti. Ciò vi garantirà la certezza di avere in portafoglio i BTp Futura per l’esatto importo richiesto.
Il prezzo di collocamento sarà alla pari (100) e il lotto minimo acquistabile è fissato in 1.000 euro. Venerdì 5 novembre, il Tesoro renderà nota l’entità delle tre cedole corrisposte lungo i 12 anni dell’investimento. La seconda e la terza cedola potranno essere variate solamente al rialzo al termine del collocamento, cioè giorno 12 o nella mattina successiva all’ultimo giorno del collocamento nel caso di chiusura anticipata.